di redazione
26 lug – La pensione d’oro di Felice Crosta, ex dirigente della Regione, sarà dimezzata rispetto agli oltre 1.300 euro al giorno percepiti finora e quindi sarà di “soli” 621 euro al giorno, cioè appena 227 mila euro all’anno.
Questa la decisione della Cassazione, che ha così chiuso la battaglia legale iniziata con il ricorso di Crosta dopo la sentenza della Corte dei conti che gli aveva dimezzato il vitalizio.
Nel 2006 l’ex superdirigente fu nominato dall’allora governatore Salvatore Cuffaro a capo dell’Agenzia per i rifiuti (Arra), con un compenso di oltre 460 mila euro l’anno. Crosta qualche mese dopo si era dimesso, ma quel compenso stratosferico fu considerato la base pensionabile in forza a una legge che l’Assemblea regionale aveva varato proprio alla vigilia della sua nomina.
La vicenda legale ebbe inizio quando Raffaele Lombardo salì al governo: in primo grado (2010) la Corte dei conti diede ragione a Crosta. La sentenza però venne ribaltata in appello e adesso confermata dalla Cassazione.
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