Crosetto “In arrivo i primi aiuti umanitari a Gaza”

ROMA (ITALPRESS) – “Un C130 dell’Aeronautica Militare è già partito, questa mattina, per trasportare i primi aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Il volo, organizzato in cooperazione tra il Ministero degli Esteri, l’ONU e la Mezzaluna Rossa, è in procinto di arrivare in Egitto da dove gli aiuti saranno trasportati a Gaza tramite il valico di Rafah. Inoltre, sono state approntate, da giorni, diverse unità navali che trasporteranno ulteriori aiuti, qualora le condizioni di sicurezza lo consentiranno, per fornire supporto umanitario alla popolazione interessata dal conflitto in atto in Medio Oriente”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una nota, ha annunciato l’utilizzo di mezzi della Difesa per il trasporto di aiuti umanitari verso Gaza dal Mediterraneo.“Il pattugliatore Polivalente d’Altura, Thaon di Revel, della Marina Militare, è già stato inviato a Cipro nei giorni scorsi, per una mia precisa decisione – ha aggiunto il ministro – Inoltre, sono state approntate altre due Fregate Multimissione della Marina e un’unità anfibia”.

“Ulteriori invii di aiuti umanitari predisposti dalla Difesa sono previsti nei prossimi giorni”, ha continuato Crosetto, che poi ha ribadito: “E’ necessario fare una chiara distinzione tra Hamas, che è una organizzazione terroristica pericolosa che punta alla distruzione dello Stato di Israele, e il destino, presente e futuro, del popolo palestinese che sta patendo, per colpe non sue, lutti e drammi pesantissimi. Ecco perchè la Difesa è pronta, con tutti i suoi assetti a compiere tutto il possibile per aiutare la popolazione civile e, appena possibile, fornire generi e beni di prima necessità, oltre che ad evacuare civili, sia stranieri che israeliani che arabi, i quali ne facessero richiesta per ragioni di salute”.In conclusione, il ministro ha ricordato che “l’Italia si sta muovendo a 360 gradi, attraverso il lavoro di tutti i suoi esponenti di governo, affinchè si arrivi, al più presto, a una de-escalation del conflitto. Sarebbe però davvero drammatico se la guerra in corso, a partire dalla comprensibile reazione di Israele, e dalla sua conseguente controffensiva militare sul terreno, infiammasse il mondo islamico e scatenasse una nuova guerra tra Occidente e Islam”.


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