Cronaca

Cronotachigrafi manomessi, denunciati due camionisti


Cronotachigrafi manomessi. Gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso la Sottosezione Polizia Stradale di Buonfornello, nell’ambito dei servizi di verifica delle infrazioni al Codice della Strada, lungo le arterie autostradali A/19 e A/20, hanno effettuato il controllo di diversi autoarticolati.

Cronotachigrafi manomessi, le modifiche facevano risultare il mezzo in pausa nonostante fosse in movimento

Dall’esame minuzioso e approfondito dei documenti, e in particolare dal controllo delle stampe dei cronotachigrafi digitali, gli agenti hanno modo di constatare una serie di alterazioni e manomissioni dei dispositivi elettronici.

Nello specifico, un complesso veicolare risultava in movimento con un tempo di percorrenza di un minuto, dato tuttavia impossibile poiché la pattuglia lo seguiva a vista da oltre 10 minuti. Su un altro veicolo, invece, risultavano essere state effettuate 3 calibrazioni nell’arco di poco più di un anno, unitamente ad alcuni stacchi di corrente non giustificati.

Le modifiche permettono ai camionisti di guidare per un numero di ore maggiore rispetto a quello consentito dalla legge

Considerate le evidenti anomalie e sottoposti entrambi i veicoli a più approfonditi controlli, emergevano alterazioni del sistema: in particolare, sulla parte superiore dell’alloggio dei cronotachigrafi erano occultate 2 scatolette nere e un sensore che, azionato mediante un interruttore magnetico posto accanto al posacenere, alterava il comportamento delle ore di guida del cronotachigrafo, facendo risultare il veicolo “in pausa”, sebbene fosse in movimento.

I dispositivi atti all’alterazione delle corrette registrazioni tachigrafiche venivano, pertanto, sottoposti a sequestro amministrativo e i conducenti denunciati ex art. 179 C. d. S. con contestuale applicazione della sanzione amministrativa di euro 1736,00 e ritiro della patente di guida ai fini della sospensione.

Il fenomeno delle manomissioni ed alterazioni dei cronotachigrafi rappresenta un potenziale rischio per la circolazione stradale.
Com’è noto, infatti, detti strumenti registrano le attività di lavoro e riposo dei conducenti di veicoli impegnati nell’autotrasporto di persone e cose.

L’alterazione consente agli autisti di poter condurre i veicoli per un numero di ore nettamente superiore a quello consentito, riducendo, di contro, il tempo dedicato al riposo e quindi al ripristino delle energie sufficienti per poter guidare in sicurezza.

Le pattuglie della Sezione Polizia Stradale di Palermo sono costantemente impegnate nel controllo di quei mezzi pesanti che possono mettere a repentaglio la sicurezza della circolazione stradale e dare luogo a situazioni di concorrenza sleale nei confronti delle ditte di trasporto oneste che, invece, rispettano le regole.

Redazione

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