Crollo palazzina a Palermo, sindacato parte civile

Il sindacato degli edili della Cgil si costituira’ parte civile nell’eventuale processo per il crollo di ieri di una palazzina, a Palermo, che ha provocato il ferimento di un operaio rimasto per tre ore sotto le macerie. Le cause del cedimento nel cantiere all’Acquasanta, “e nei tanti troppi canti…

Il sindacato degli edili della Cgil si costituira’ parte civile nell’eventuale processo per il crollo di ieri di una palazzina, a Palermo, che ha provocato il ferimento di un operaio rimasto per tre ore sotto le macerie. Le cause del cedimento nel cantiere all’Acquasanta, “e nei tanti troppi cantieri simili, sono innanzitutto lavoro nero e mancata applicazione delle leggi sulla sicurezza nel lavoro”, dice Mario Ridulfo segretario degli edili Cgil, per il quale tutto cio’ diventa insopportabile “se gli organi dello Stato preposti ai controlli non hanno mezzi e risorse sufficienti”. La crisi ha espulso dal settore negli ultimi tre anni circa tremila operai nella sola provincia di Palermo (dati della cassa edile di Palermo), e “molti di questi per sopravvivere accettano lavori in nero ed insicuri in balia di imprese anch’esse a volte illegali”. Per questo, continua Ridulfo, il sindacato degli operai edili palermitani della Cgil “si costituira’ parte civile nel procedimento che verra’ istruito dal giudice delegato alle indagini”. La palazzina di tre piani è crollata nel quartiere Arenella. Il bilancio è di quattro feriti non gravi che le squadre dei vigili del fuoco hanno soccorso. Il crollo ha sventrato anche un edificio adiacente. La famiglia che abitava al secondo piano della struttura, avvertiti i primi segnali del cedimento, è scesa in strada mettendosi in salvo, perché poco dopo la palazzina è crollata davanti ai loro occhi. I vigili del fuoco sono al lavoro per rendere più sicura tutta la zona del crollo, che è circondata da palazzine analoghe a quella caduta. I pompieri dopo avere ipotizzato che il crollo sarebbe stato provocato dall’esplosione di una bombola di gas, hanno invece accertato che si è trattato di «un cedimento strutturale», ma non se ne conoscono ancora le cause. Sono due le famiglie che abitavano nell’edificio crollato. Una famiglia, composta da 5 persone, abitava al pianterreno, e l’altra, di 4 persone, al terzo piano.
(Teleoccidente)