Crolla il fatturato in Sicilia, 10-20% in meno secondo studio shock
Crolla il fatturato in Sicilia. Tutti gli economisti sono d’accordo nel considerare l’emergenza sanitaria che si è abbattuta sul nostro paese una sciagura per l’economia italiana. La chiusura forzata di negozi e attività produttive, resa necessaria per cercare di contenere la diffusione del Coronavirus, avrà delle forti ripercussioni sulle imprese negli anni a venire.
Crolla il fatturato in Sicilia, previste perdite per le imprese tra 5,1 e 10 miliardi di euro
Adesso uno studio del Cerved prova a quantificare gli effetti negativi dello stallo sull’economia siciliana. L’analisi del gruppo con sede a San Donato Milanese ritrae uno scenario disastroso per le imprese dell’Isola.
Partiamo dal primo modello analizzato nello studio, che prevede una previsione base con fine dell’emergenza Coronavirus a maggio. In questo caso, sono state calcolate delle perdite per il sistema produttivo del 9,6%, con un calo di fatturato di 5,1 miliardi.
È stato calcolato anche l’andamento futuro della situazione economica nel caso in cui l’emergenza dovesse continuare fino al mese di dicembre. In questa peggiore ipotesi, il crollo del fatturato ammonterebbe a 10 miliardi e mezzo, con una contrazione di quasi il 20%.
Il Cerved ha individuato i settori più colpiti dal rallentamento dell’economia, quello degli alberghi e delle agenzie di viaggio. Qui le perdite si aggirano tra il 35% e il 70%, in base allo scenario che si verrà effettivamente a verificare.
Questa analisi è stata presa in considerazione dal dipartimento dell’Economia della Regione per la definizione degli interventi finanziari da mettere in atto per attutire gli effetti negativi dei decreti di isolamento. “Questo scenario induce a riflettere sulla necessità di programmare iniziative di carattere finanziario economico più forti ed integrate a livello regionale”, si legge nel rapporto pubblicato dall’assessorato.
A inizio marzo una ricerca del servizio statistica ed analisi economica della Regione ha quantificato una perdita di oltre 700 milioni di euro per il settore turistico dell’Isola nel periodo relativo ai mesi da febbraio a maggio 2020. Il calo delle presenze turistiche potrebbe portare, secondo quanto è stato stimato, alla perdita di 13.600 posti di lavoro.