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Crocetta,nuova giunta chiude crisi di governo,Raciti non ci sta

Palermo – ”Si tratta di professionisti di grande valore di uomini che scelgono di combattere per liberare la Sicilia e favorire il suo processo di rinascita economica e sociale”. Con queste parole il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha presentato il varo della nuova giunta regionale. ”Da questo momento – aggiunge Crocetta – le deleghe sono politicamente azzerate, verranno discusse insieme ai partiti sulla base dell’utilizzo ottimale delle loro competenze e professionalita’. La mia – conclude il presidente – non e’ una decisione autoreferenziale, ma vuole essere in sintonia con la societa’, la politica e i partiti che spero non creino piu’ ulteriori spettacoli perche’ la Sicilia ha bisogno di decisioni e anche in tempi rapidi”.

”In conseguenza alle decisioni assunte ieri dal Presidente Crocetta, ritengo superflua la direzione di oggi, che era stata convocata per
discutere della formazione del nuovo governo regionale. Voglio sottrarre il Partito democratico al rischio dello
spettacolo indecoroso che alcuni dirigenti del Pd sono pronti a dare”. Lo dice il segretario regionale del Partito
democratico, Fausto Raciti.
”Il governatore con le sue decisioni – prosegue Raciti – ha partorito non un nuovo governo ma un governo di sopravvivenza
con numeri addirittura piu’ risicati del governo precedente, che rischia di tradursi in costante mercimonio all’Ars. Di
questa scelta risponderanno il Presidente Crocetta e i singoli esponenti delle forze politiche di maggioranza,
compreso il mio partito, che hanno scelto di parteciparvi”. ”Il risultato – afferma – e’ un governo senza numeri, con
minori competenze del governo uscente, nessun programma e mille punti interrogativi sul futuro di questa regione. Con
il meschino tentativo di spaccare il Pd, Crocetta e chi lo segue si assumono una gravissima responsabilita’ politica che
non passera’ inosservata”.
”Con quale forza affronteranno l’emergenza finanziaria’ Con quale forza risponderanno alla domanda di sicurezza sociale
delle migliaia di precari di questa regione”’.
”La logica notabiliare e correntizia con cui e’ stato composto questo nuovo esecutivo e’ figlia delle piccolezze di
chi avrebbe dovuto rappresentare la Sicilia all’interno del Partito nazionale ed ha preferito, invece, cedere agli
interessi di bottega consegnandosi del tutto ad un cerchio magico che e’ il vero problema di questa regione e del suo
presidente”.
”Credo, adesso – conclude Raciti – che Roma debba fare chiarezza”.

Redazione

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