Il presidente Rosario Crocetta è soddisfatto alla fine della votazione dell’articolo 26 della finanziaria che prevede contributi alle coppie di fatto per pagare il mutuo con cui acquistare la casa. “Io stimo sulla base della realtà di fatto sono eterosessuali la maggior parte delle coppie di fatto, ma fino a oggi non hanno avuto nessun incentivo a iscriversi nel registro delle coppie di fatto – spiega Rosario Crocetta – Lo scopo della norma è esattamente di favorire la regolamentazione di questa materia. L’Italia si divide sulle coppie di fatto anche in parlamento, ma si tratta di una materia che ormai è stata normata anche nei paesi più arretrati. La nostra Sicilia è una regione moderna”.
“Abbiamo ottenuto 48 voti a favore contro 24 contrari su una norma di questo genere è un grande successo. Tra i franchi tiratori ci sono stati anche deputati di centrodestra e i deputati del centrosinistra si sono mantenuti coesi”. Così il presidente Rosario Crocetta alla fine della votazione dell’articolo 26 della finanziaria che prevede contributi alle coppie di fatto per pagare il mutuo con cui acquistare la casa.
“Questa norme è un fatto di solidarietà che un cristiano deve agli altri. Musumeci ha parlato di fatto ‘demoniaco’ di dare la casa anche a persone non sposate che hanno 5 figli, oppure a una coppia in difficoltà che non è sposata. E’ demoniaco non riconoscere i diritti sociali delle persone e soprattutto non riconoscere la diversità una ricchezza. La diversità è persino qualcosa di cui essere orgogliosi. Sono soddisfatto di questa norma perché la nostra è cuna una Sicilia che fa”.
“Questa è una grande norma perché la Sicilia che da il mutuo rinunciando agli interessi. Una giovane coppia pagherà solo una cifra che è pari a un affitto senza gli interessi. Io sono contento che si è fatto tutto ciò perché un altro presidente non si sarebbe battuto come me su questi temi, sfidando gli equilibri politici. Il ruolo della regione è quello di divenire fattore promozionale di diritti e di valori e di una buona legislazione. Siamo maturi per far arrivare in aula una disciplina legislativa che preveda l’obbligatorietà dei registri delle unioni civili obbligatori per tutti i comuni”.
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