Nonostante il nervosismo che si taglia con il coltello a sala d’Ercole. A margine della seduta d’aula il presidente della regione Rosario Crocetta esprime soddisfazione per quanto fatto finora con la legge finanziaria si tratta di : “Una una legge di revisione della spesa e di rilancio dello sviluppo. Noi stanotte abbiamo presentato la riforma in termini di spending review. I principi base di questo testo sono in discussione da anni in questo Parlamento- precisa Crocetta – Provvedimenti di riforma della spesa facevano parte anche degli obiettivi del governo Lombardo”.
La discussione in aula delle norme riguardante la legge finanziaria della regione Sicilia va a rilento ma il governatore Crocetta è fiducioso: “Sicuramente anche se ancora mancano una trentina d’articoli non ci faremo prendere da nervosismo. Alcuni deputati dell’opposizione vorrebbero dire che non ce la facciamo con i tempi è necessario metterci d’accordo su alcuni provvedimenti come quelli relativi a Comuni e i precari e chiudere il dibattito e la votazione in aula. Ma noi vogliamo di più: la riforma delle partecipate, il fondo per gli artigiani, il fondo per le povertà, rendere uguali i diritti per le coppie di fatto”.
I giornalisti parlamentari interrogano il presidente Crocetta a margine della seduta d’aula. La domanda che nasce spontanea parlando di spending review è: perché non avete chiuso l’Esa? “Questa è una questione molto complicata, perché rischiamo di fare una liquidazione dell’ente acquedotti siciliani e far in modo che rimanga invece per altri 10 anni. Noi invece quest’anno tentiamo di ridurre i costi di questo ente. Se si arriverà allo scioglimento, lo si farà in modo razionale. Non vogliamo ridurlo a dipartimento perché non ci può essere spostamento in verticale dei lavoratori all’interno della Regione. Noi cercheremo di elevare i livelli di produttività e pagheremo gli stipendi dei lavoratori proprio sulla base del loro lavoro”.
In tema di riduzione della partecipare il presidente Rosario Crocetta si dice soddisfatto di quanto fatto finora: “Noi vogliamo ridurre le partecipate a 23 e spero che venga approvato in aula. Siamo riusciti a fare una riforma della sanità con un brevissimo articolo di quattro righe. Sono riforme che mettono in discussione privilegi. C’è un sistema che può essere cambiato attraverso queste leggi di riforma che introduce elementi di novità di risparmi, di riorganizzazione e modernizzazione”.
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