Palermo, 5 Mar. – Il “modello Sicilia” tanto sbandierato da Beppe Grillo e dal suo Movimento 5 Stelle diventa vessillo anche per il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, che convoca l’ennesima conferenza stampa per raccontare ai giornalisti cosa ha fatto ieri la Giunta da lui presieduta.
Alle 12, con la consueta ora di ritardo, nella sala Alessi di Palazzo d’Orleans, il governatore ha illustrato quanto deliberato nella seduta di ieri, sottolineando il nome dato al “pacchetto” delle delibere: “Tsunami”.
Pur avendo fatto infuriare i giornalisti per la solita – lunga – attesa, la conferenza stampa è persino riuscita a diventare una sorta di siparietto tragicomico, a un certo punto.
“Ieri sera abbiamo approvato un ‘pacchetto Tsunami’ – ha esordito, tra il serio e il faceto, Rosario Crocetta – Non si tratta solo della riforma delle Province, che lasceranno il posto ai Consorzi, composti da Comuni che, insieme, abbiano una popolazione di almeno 150mila abitanti. Verranno costituite anche le aree metropolitane di Palermo, Messina e Catania”.
I soldi risparmiati, con la conseguente abolizione delle indennità di consiglieri e presidenti, ammonteranno a dieci milioni e 300mila euro.
“Siamo intervenuti sull’articolo 37 dello Statuto. Le aziende che lavorano in Sicilia dovranno pagare le tasse a noi”. Questo consentirebbe entrate per oltre un miliardo e mezzo di euro.
“Abbiamo istituito il Fondo contro la povertà e l’emarginazione e il salario di sussistenza, che verrà erogato in cambio di lavoro: per esempio, per tre mesi occuperemo 40mila disoccupati per la pulizia dei Comuni siciliani”.
“Accorperemo le 15 partecipate in cinque maxi partecipate, risparmiando sugli affitti e la gestione degli immobili. Abbiamo abrogato il milione di euro di contributo al Cerisdi e il contributo di 500mila euro l’anno erogato alla famiglia Lauricella per l’affitto degli uccelli di Palazzo d’Orleans Abbiamo abolito il Cda dell’Istituto zooprofilattico e del Cefpas. E anche tutti gli Iacp”.
“Abbiamo istituito i Trinacria bond: buoni emessi dall’Irfis che avranno come garanzia il patrimonio degli enti abrogati”.
“Stiamo lavorando a una legge che equipara gli stipendi dell’Assemblea Regionale Siciliana a quelli della Regione”.
Infine, “non cominceranno più corsi Oif”.
Al termine della conferenza stampa – quasi “sommerso” dai cronisti attorno a lui e tempestato dalle domande che “piovevano” letteralmente da ogni parte – Crocetta si è sottoposto per altri dieci minuti al “gioco delle parti”.
Poi ha abbandonato la sala. E noi con lui. Per ora.
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