Crocetta contro tutti, il Pd? Stalinista
Il governatore Crocetta torna a districrsi tra le matasse della politica siciliana. In una conferenza stampa al suo ritorno da Roma dopo le tragiche vicende di Lampedusa ai cronisti dice di essere stanco di questi continui attacchi e a chi lo volesse sfiduciare lo faccia pure. Il riferimento è al Partito democratico al quale lancia una provocazione: “Probabilmente abbiamo una visione culturale diversa: si capisce dal linguaggio, dalle logiche perchè io penso che le istituzioni siano un terreno a disposizione dei cittadini. Le istituzioni non si occupano ma si rispettano”. Ma la domanda ma il dubbio rimne ed è lecito: “Se il Pd si dovesse mettere all’opposizione ?” Il governatore risponde serafico “non piangerò, è da mesi che sono al centro deglia attacchi”. E a chi rilancia l’ipotesi di un rimpasto Crocetta procede: “Dovranno spiegare ai siciliani cosa ha sbagliato Bianchi o gli altri assessori della giunta”. Il presidente dichiara di essersi già piegato ai voleri del Pd infatti nei giorni scorsi e ha aderito al gruppo del Pd all’Ars, ma non contenti i deputai del Pd gli hanno chiesto di sciogliere il Megafono perciò Crocetta affrema con convinzione: ” La verità è che hanno una visione stalinista: il Pd deve confrontarsi con i movimenti che non sono le correnti”. Crocetta chiede pubblicamente quali errori abbia fatto il suo partito o quali errori abbia fatto o l’assessore Luca Bianchi. E a chi come Antonello Cracolici lo attacca di fare larghe intese con il centrodestra il presidente risponde che sono le stesse intese che Cracolici fece con il governo Lombardo. Crocetta conclude dicendo di non voler riferire su una crisi che non è parlamntare, ma se il Pd continua ci dovrebbe essere un dibattito in Aula.