Crocetta:” E’ ora di sbrigarsi con la Finanziaria, dopo passeremo ai manager della Sanità”
“Adesso sarebbe ora di sbrigarsi”. E’ questo il diktat del presidente della regione Rosario Crocetta si esprime prima dell’inizio dei lavori d’aula a Palazzo dei Normanni. In questa legge secondo Crocetta sono state inserite “tante belle riforme”.“Ci hanno chiesto di fare dei passi indietro – spiega Crocetta – e noi non solo non ci siamo arrestati, ma abbiamo anche elevato la posta in gioco. Questa Finanziaria ha un’anima – spiega il presidente Crocetta – e vedrete cosa abbiamo previsto negli altri articoli. Penso alle misure per gli artigiani, ai quali abbiamo destinato circa 30 milioni con lo strumento del microcredito”.
Ma ci sono forti dubbi per quanto riguarda i tempi dell’approvazione della Finanziaria: “Certo, in questo modo la gente rischia di non prendere gli stipendi e una cosa del genere non deve accadere. Tante persone hanno delle scadenze in quei giorni, non possiamo creare difficoltà ai siciliani”. I giornalisti chiedono a Crocetta come per accelerare i tempi: “Non posso fare altro – spiega Crocetta – che lanciare un appello al Parlamento: bisognerebbe ridurre il numero e la durata degli interventi. Limitarsi a quelli essenziali. Non si tratta di una questione politica, ma essenzialmente pratica. Io avrei ridotto ulteriormente i tempi concessi a ciascun gruppo, anche per evitare ripetizioni inutili”.
I lavori d’aula sono ripresi con il dibattito sull’articolo 25 che riguarda “L’impiego fondi Ircac inutilizzati”. Votati soltanto 11 articoli su 49. “Ma dei risultati – conclude Crocetta – li abbiamo già ottenuti. Questa è una Finanziaria diversa rispetto al passato: non ci sono prebende o creazioni di nuove società inutili”. E dopo la Finanziaria il governo su cosa si soffermerà? I primo nodo da risolvere sarà quello dei manager della Sanità: ” Vogliamo introdurre grossi elementi di novità: non friggeremo sempre con lo stesso olio”. I cronisti parlamentati punzecchiano il governatore sul tanto discusso rimpasto di governo, ma Crocetta è più sibillino: “Del diman non c’è certezza”.