Crocetta contro il Pd: “Se comincio a parlare io…”
Il Pd vuole sfiduciarlo, ma Crocetta si difende. Anzi, passa al contrattacco. Lo fa dalle pagine della Stampa, dove il presidente della Regione Sicilia dice: “Se comincio a parlare io sui guai del Pd. Quando vinsi le elezioni – racconta Crocetta – sa il Pd chi voleva farmi mettere in Giunta? Mirello Crisafulli. Capisce? Guardate ora i suoi guai. E Franco Rinaldi, il cognato di Francantonio Genovese. Ha presente lo scandalo che poi è scoppiato sulla formazione in Sicilia? Ecco: se stavo a dar retta al Pd, la Giunta durava sei mesi e veniva travolta dagli scandali giudiziari. Passi per l’Udc che voleva infilare Nino Dina, ma il Pd… Il loro astio per me comincia lì”.
Crocetta affonda anche sui vertici nazionali del partito di governo: “Questo Faraone mi vuole fottere la seggiola. Vogliono tutti la mia poltrona. Da Roma vogliono imporre dei piccoli proconsoli, non accettano che ci sia un governatore eletto dai siciliani, che lavora in autonomia”.
Quanto a Matteo Renzi, il governatore siciliano dice: “Sono l’unico presidente con cui non ha mai, mai parlato, neanche una volta” e “se lo chiamo mi passano i suoi attendenti”. “E pensare che il vero renziano ante litteram sono io, in Sicilia la rottamazione la sto facendo io”. Secondo rumors di Montecitorio, provenienti da ambienti non renziani ma non certo benevoli nei confronti di Crocetta, sembrerebbe che l’attuale presidente se la possa cavare anche stavolta. “Se la Sicilia torna al voto – spiegano i ben informati – o vincono i Cinquestelle oppure il centrodestra, se si ricompatta. Di certo non vincerà il Pd e, considerando che la prossima volta si eleggeranno 70 consiglieri anziché 90, è difficile che Crocetta cada. Puntano tutti a restare il più a lungo possibile”.