Crocetta canta vittoria sulle coppie di fatto, ma non mancano le critiche dell’opposizione

Da una parte il governatore Rosario Crocetta canta vittoria sulla norma che riguarda i vantaggi per i mutui per le coppie di fatto, dall’altro l’opposizione mestamente riflette sull’inutilità della norma. E’ proprio Nello Musumeci che con forza si è battuto in l’articolo 26 della Finanziaria. Il deputato si sfoga con un post su Facebook in cui scrive: “I benefici per l’accesso alla prima casa? Diamoli prima alle coppie con figli, invece di dare la precedenza alle coppie gay”. Nessun pregiudizio e grande rispetto verso le unioni tra persone gay, ma per noi le risorse limitate della Regione debbono obbedire a criteri di priorità.” Continua Musumeci: “Crocetta non può discriminare le coppie eterosessuali, anche quelle non sposate, a favore delle coppie gay. Avevamo proposto di dare priorità alle famiglie numerose e a quelle coppie conviventi con prole, spesso costrette ad abitare in tuguri e in una promiscuità che non fa onore ad una terra civile come la nostra. Questa norma – denuncia Musumeci – assurda e subdola conferma che l’obiettivo vero del governatore non era quello ipocrita di facilitare l’accesso alla casa ai nuclei bisognosi ma quello di inventarsi una “conquista civile” sulla strada di una rivoluzione che sta condannando la Sicilia alla paralisi.” Nino D’Asero, Capogruppo del PdL – Ncd dell’Ars.
Anche dal Nuovo centro destra il capogruppo all’Ars”I benefici per l’accesso alla prima casa? Diamoli prima alle coppie con figli, invece di dare la precedenza alle coppie gay.” Nessun pregiudizio e grande rispetto verso le unioni tra persone gay, ma per noi le risorse limitate della Regione debbono obbedire a criteri di priorità.” Lo ha dichiarato il deputato regionale Nello Musumeci, intervenendo nel dibattito sui benefici previsti dal governo per l’acquisto della prima casa. “Crocetta non può discriminare le coppie eterosessuali, anche quelle non sposate, a favore delle coppie gay. Avevamo proposto di dare priorità alle famiglie numerose e a quelle coppie conviventi con prole, spesso costrette ad abitare in tuguri e in una promiscuità che non fa onore ad una terra civile come la nostra. Questa norma – denuncia Musumeci – assurda e subdola conferma che l’obiettivo vero del governatore non era quello ipocrita di facilitare l’accesso alla casa ai nuclei bisognosi ma quello di inventarsi una “conquista civile” sulla strada di una rivoluzione che sta condannando la Sicilia alla paralisi.”
“Intervenire sulle cosiddette coppie di fatto in un momento in cui tutte le famiglie siciliane devono fare i salti mortali per sbarcare il lunario, mi sembra assolutamente fuori contesto e fuori luogo, anche per l’importanza dell’argomento ”
Anche dal capogruppo Pdl. Ncd all’Ars Nino D’Asero arrivano parole di critica nei confronti del provvedimento a favore delle coppie di fatto: “Pur non nutrendo pregiudiziale alcuna verso questa tipologia di convivenza – ha aggiunto – che, anzi, ritengo debba ottenere riconoscimento giuridico, fermo restando il valore della famiglia e il bene della procreazione, mi sembra inopportuno che, nel contesto di questa arrancante finanziaria, venga posta tra le priorità da affrontare. Il Governo la finisca con queste trovate ad effetto – conclude D’Asero – che, certamente, creano clamore e titoli sui giornali, e il rischio di determinare un fittizio proliferare di coppie di fatto a discapito del matrimonio tradizionale e della tutela dei minori. Ecco perché il tema, certamente serio e importante, dovrà essere trattato con un confronto approfondito e articolato e non come appendice ad una Finanziaria. Intervenire sulle cosiddette coppie di fatto in un momento in cui tutte le famiglie siciliane devono fare i salti mortali per sbarcare il lunario, mi sembra assolutamente fuori contesto e fuori luogo, anche per l’importanza dell’argomento”.