tutti i ragazzi e le ragazze di Sicilia, procura e GDF di Trapani per lavoro
fatto”
Palermo, 12 gen. “Ennesimo scandalo nella formazione professionale. Quando qualche anno fa
insieme a Nelli Scilabra, avevo individuato il marciume che sta dentro la formazione professionale, siamo
stati attaccati da tanti, e tali attacchi sono stati particolarmente veementi nei confronti di una giovane che
ha avuto, insieme a me, il coraggio di indignarsi, di non accettare un sistema”. Lo dice in una nota il presidente
della Regione siciliana, Rosario Crocetta. “Quando nei mesi scorsi con l’assessore alla Formazione, Bruno
Marziano, abbiamo posto il problema dell’obbligo degli enti ad assumere il personale esistente, ci sono stati
e anche adesso ci sono, i ricorsi degli enti che hanno bloccato l’avvio dei corsi e l’impiego dei lavoratori,
i contrasti della vecchia politica e anche, purtroppo, di quella che pretenderebbe diessere nuova che invece di
difendere lavoratori ha difeso gli enti. Ora un nuovo scandalo che rischia di essere pagato ancora dai lavoratori che –
continua il presidente – invito a una maggiore consapevolezza e coesione con un governo che vuole garantire i loro posti
di lavoro, ma non vuole lo scempio di denaro pubblico che verrebbe sottratto ai cittadini.
Quando diciamo che i lavoratori della formazione inseriti nell’albo devono essere assunti
prioritariamente, ci sono delle ragioni.
Alcuni enti vogliono continuare la politica clientelare che piace molto alla vecchia politica, ma, sapendo che poi
bisogna assicurare l’impiego ai lavoratori inseriti nell’albo, è necessario incrementare le risorse. In pratica
l’obiettivo è di assumere nuovi dipendenti con i corsi finanziati e chiedere ulteriori risorse per assumere i lavoratori
iscritti all’albo. Non permetteremo questa politica. ,
Il settore è stato per anni una prateria indisturbata di interessi illegali, e lo dimostrano le inchieste, numerose, che
hanno già coinvolto altri enti come il Ciapi, lo Ial e tanti altri.
Spesso dietro alcuni enti c’erano politici, parenti, loro congiunti o amici politici. Quel tipo di formazione ha compromesso
il futuro dei giovani siciliani, tant’è vero che appena siamo intervenuti e abbiamo indirizzato
alcune di quelle risorse su Garanzia e Piano giovani, decine di migliaia di giovani sono stati assunti.
Chi ha distrutto la formazione in Sicilia è la vecchia politica, che non ha garantito un livello adeguato di istruzione ai
ragazzi e alle ragazze di Sicilia, che gli permettesse poi di trovare un lavoro. Adesso la formazione deve ripartire,
assicurando un futuro ai lavoratori del settore, ma anche ai giovani che devono qualificarsi nel lavoro.
Ho già convocato incontro con l’assessore e il direttore della formazione per decidere il da farsi tenendo presente
che – conclude Crocetta – vogliamo salvaguardare i lavoratori e non gli interessi degli enti”.
ANFE. FALCONE (FI): NON PAGA GLI STIPENDI DA 15 MESI. LA REGIONE VIGILI SU
ASSUNZIONI E COMPORTAMENTO DEGLI ENTI
“L’arresto di Paolo Genchi rappresenta uno dei tanti e grandi nodi irrisolti del governo regionale.
Nei mesi scorsi avevamo già puntato il dito su enti come l’ANFE, che non pagano lo stipendio ai dipendenti
da oltre 15 mesi, nonostante questi lavorino regolarmente e le risorse siano state puntualmente erogate dalla Regione.
Una situazione vergognosa, che non si limiterebbe all’ANFE, pare infatti ci siano anche altri enti sotto la lente
della magistratura, fatti che dovrebbero fare riflettere l’assessore Marziano, imponendo agli uffici competenti
maggiore rigore nell’utilizzo dei fondi pubblici. Ho chiesto al presidente della commissione
Lavoro all’ARS la convocazione dei 24 enti che si occupano di obbligo formativo e a cui sono stati
finanziati ben 960 corsi, per capire nel dettaglio quale sia la metodologia seguita per le assunzioni e
quanto personale sia stato inserito dall’Albo. E’ doveroso avere piena consapevolezza di come
queste realtà utilizzino le risorse regionali, affinché la selezione non abbia lo scopo di coltivare inaccettabili clientele”,
così l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’ARS.
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