“Arriva l’estate ed ancora una volta nella Piana di Catania gli imprenditori agricoli sono costretti a fare i conti con una drammatica carenza di acqua, nonostante i canali di finanziamento di cui da anni sia parla, tanto per la manutenzione straordinaria degli invasi quanto per la realizzazione della famigerata diga di Pietrarossa”. Ad affermarlo è il deputato regionale del Movimento Nuova Autonomia Giuseppe Compagnone che annuncia il deposito di una interrogazione parlamentare.
“Mi trovo costretto ad interrogare il Governo regionale per sapere quali iniziative sono state messe in atto negli ultimi mesi per migliorare le condizioni degli invasi in Sicilia, ed in particolare nella Piana di Catania, per cercare di ridurre gli impatti negativi derivanti dalla carenza di piogge. Che fine ha fatto il progetto della diga di Pietrarossa che garantirebbe alle province di Catania ed Enna un volume d’acqua di circa 45 milioni di metri cubi? E’ mai possibile che ogni estate si presenti la stessa storia per i nostri agricoltori ed agrumicoltori?”
Sul tema delle risorse idriche in Sicilia il deputato autonomista è impegnato in prima linea anche con una proposta di legge che è stata discussa mercoledì scorso in una seduta della Commissione per l’esame delle attività dell’Unione Europea di cui Compagnone è presidente.
“Il disegno di legge che ho predisposto – afferma Giuseppe Compagnone – si pone l’obietto del riutilizzo delle acque reflue depurate per usi irrigui attraverso la realizzazione di sistemi meccanici o di fitodepurazione che, oltre ad abbassare notevolmente i costi di approvvigionamento per gli utenti, riuscirebbero ad innescare meccanismi virtuosi di economia circolare, volta al riuso delle acque. Si tratta di azioni che sono oggetto di specifiche misure di intervento da parte della Comunità Europea, consentendo così alla Regione Siciliana di intervenire a costo zero per risolvere una vera e propria piaga sociale che affligge gran parte della nostra isola”.
Alla seduta erano presenti, oltre ai deputati componenti, L’assessore per l’energia ed i servizi di pubblica utilità Daniela Baglieri, il dirigente generale del dipartimento energia Martini ed il dirigente generale del dipartimento programmazione Federico Amedeo Lasco. “L’assessore ed i dirigenti generali hanno espresso pieno apprezzamento per il disegno di legge – conclude Compagnone – mi auguro che la proposta possa essere incardinata al più presto in aula per diventare legge ed offrire alla Sicilia una soluzione concreta all’annoso problema della carenza di risorse idriche”.
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