Verrà dichiarato lo stato di calamità naturale a Bronte, la capitale del pistacchio, e su più fronti si chiedono gli interventi della regione.
La siccità e un mercato ostile hanno messo in ginocchio i produttori di pistacchio. Il sindaco Graziano Calanna ha dichiarato che si è verificata una condizione davvero insolita: “Non piove da marzo ed in alcune zone da gennaio, quando ha nevicato”. Con la siccità i frutti cadono prematuramente e quelli che rimangono sulle piante si asciugano, così la produzione ne risente particolarmente: diverse piante sono appassite e la resa ha subito un calo del 60 per cento.
In crisi anche gli allevatori che chiedono anche l’intervento dello Stato: siano attivati gli strumenti del Fondo di solidarietà nazionale che, oltre ai necessari aiuti, prevedono la sospensione dei mutui e il pagamento dei contributi assistenziali e previdenziali a carico delle imprese agricole danneggiate, scrivono in un documento diffuso da Il Giornale di Sicilia.
Duro colpo, quindi, per l’economia brontese, ma nonostante tutto, la tradizione esposizione del noto prodotto verde è già stata organizzata e, su tutti i social, sono già numerose le partecipazioni e le manifestazioni di entusiasmo. Non resta, dunque, che aspettare l’evento della Sagra per tornare ad augurare il meglio alla produzione brontese.
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