Le indagini per il recupero dei beni culturali illecitamente sottratti e le prospettive per la loro valorizzazione una volta restituiti alla collettività: sono questi i temi al centro del workshop che si è tenuto a Palermo presso la Caserma sede della Legione Carabinieri “Sicilia”.
Organizzata dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo e l’Università di Palermo, l’iniziativa si è aperta con il saluto introduttivo di Marcantonio Ruisi, coordinatore del Master in “Economia e Management dei Beni Culturali”, che si è soffermato sull’importanza della collaborazione istituzionale, quale approccio imprescindibile per affrontare le sfide che si presentano in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.
A seguire, gli interventi di Aberto Deregibus, Vice Comandante del TPC, che ha illustrato i compiti istituzionali del Comando TPC; di Luigi Mancuso, Comandante del Nucleo TPC di Palermo, che ha esposto un’analisi della criminalità operante nel settore archeologico; di Stefano Vassallo, Dirigente della Sezione per i beni archeologici della Soprintendenza di Palermo, che ha spiegato il contesto storico di provenienza di alcuni dei più importanti beni recuperati e le conseguenze prodotte dagli scavi clandestini; di Giacomo Minio, Docente di Economia dei Beni Culturali dell’Università di Palermo, che ha parlato delle prospettive di fruizione e valorizzazione dei beni archeologici.
In chiusura il saluto di Maria Elena Volpes, Soprintendente di Palermo, che ha ribadito l’importanza della formazione, quale leva strategica fondamentale sia per creare figure professionali specializzate ma anche per coinvolgere, nel modo più ampio possibile, i cittadini nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.
All’incontro hanno partecipato gli studenti del Master in “Economia e Management dei beni culturali” promosso dal Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche dell’Università di Palermo.
L’appuntamento si è svolto nella cornice della Chiesa di San Giacomo dei Militari (risalente alla fine del XV secolo) dove è in corso la mostra “Fidelis”, un progetto espositivo che presenta una selezione delle più importanti opere recuperate dal Comando TPC in quasi cinquant’anni di attività, tra cui “Il giardiniere” di Vincent Van Gogh, la Stele di Palmira e la lettera di Colombo.
La mostra, visitabile fino al prossimo 10 settembre, è aperta dal martedì al venerdì (orario 16-20), sabato e domenica (orario 9-13).
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