di redazione
“I dati dell’osservatorio che
presentiamo oggi sono uno strumento concreto di sostegno a
famiglie e imprenditori nel loro rapporto con le banche. Gli
utenti infatti possono conoscere qual e’ il tasso medio praticato
nella propria provincia e orientarsi meglio quando devono
scegliere la banca con cui intrattenere rapporti”.
Cosi’ l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao, in
occasione della presentazione oggi a Palermo dei dati
dell’Osservatorio regionale sul credito.
“Dai tassi applicati ai finanziamenti alle famiglie nella Regione
– ha detto – emerge che per le operazioni a scadenza, e
specialmente per quelle a revoca, i tassi continuano a risultare
superiori al dato medio nazionale. In particolare, quelli
applicati sui finanziamenti per acquisto abitazione hanno avuto un
aumento nelle operazioni a tasso variabile, in linea peraltro con
la media nazionale, mentre sono rimasti costanti in quelle a tasso
fisso. I tassi applicati alle imprese continuano ad evidenziare
una marcata differenza rispetto alle altre aree geografiche,
soprattutto per quanto attiene all’industria che presenta,
rispetto al dato nazionale, una divergenza pari a 2,05 per cento,
mentre l’edilizia fa rilevare un tasso superiore dello 0,88% e i
servizi dell’1,21%”.
Dalla rilevazione, su base trimestrale, emerge che il Tasso annuo
effettivo globale (taeg) per finanziamenti con finalita’ diverse
da acquisto abitazione, pari a 4,63%, ha registrato un
consistente aumento rispetto al precedente trimestre (4,07%),
nonche’ allo stesso periodo dell’anno precedente (3,41%).
L’incidenza delle garanzie sull’accordato operativo, con un
rapporto del 47,66%, e’ in Sicilia particolarmente elevata, sia
rispetto alle altre regioni del confronto che al dato medio
nazionale; le garanzie sui finanziamenti erogati in Sicilia
registrano uno scarto dal dato medio nazionale di 16,80 punti
percentuali.
“Si tratta di dati che occorre rimuovere al piu’ presto- ha detto
l’assessore Armao nel corso della presentazione – poiche’ pesano
in modo rilevante sul sistema economico siciliano comprimendone la
competitivita’. Dobbiamo procedere inducendo il sistema bancario a
ridurre le condizioni di mercato praticate in Sicilia;
intervenendo attraverso incentivi finanziari volti ad abbattere i
tassi di interesse e la richiesta di garanzie da parte degli
istituti di credito per imprese e famiglie. Senza un deciso
intervento di correzione, che deve essere regionale, ma
prioritariamente nazionale, il sistema economico siciliano rischia
il collasso”.(Segue).
fi
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