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CREDITO: ARMAO PRESENTA AGGIORNAMENTO OSSERVATORIO SERVIZI BANCARI

Alla fine del primo semestre 2011 le
banche con sede legale in Sicilia erano 34 (di cui 28 banche di
credito cooperativo, 3 societa’ per azioni e 3 banche popolari),
per un totale di 510 sportelli. Gli sportelli delle 32 banche che
operano nell’isola pur avendo sede legale altrove erano, invece,
1240.
Sono alcuni dei dati sui servizi bancari in Sicilia contenuti
nell’aggiornamento al 30 giugno 2011 e che manifestano la
continuita’ di una situazione economica regionale difficile.
Tuttavia, non emergano elementi di peggioramento rispetto ai 6
mesi precedenti e rispetto a quella riscontrabile in altre aree
del Paese.
“Questa analisi – commenta l’assessore Gaetano Armao – rafforza
quanto emerso con grande evidenza in questi giorni con l’avvio del
Credito d’imposta in Sicilia. L’imprenditoria sana e desiderosa di
rischiare ha bisogno di misure di sostegno sul versante del
ricorso al credito e l’assessorato all’Economia intende fare la
sua parte con interventi mirati e con l’attivita’ di controllo e
vigilanza, compito che svolge periodicamente attraverso
l’Osservatorio regionale sul credito”.
Alle banche regionali fa capo il 19,57% dell’intero ammontare
regionale dei depositi da clientela residente. Tra le aziende di
credito regionali la quota maggiore dei depositi e’ detenuta dalle
banche s.p.a e dalle popolari, con il 70,87%, a fronte del 29,13%
che fa capo alle BCC (Banche di Credito Cooperativo). Le banche
con sede legale in Sicilia hanno erogato il 17,78% dell’intero
ammontare dei prestiti alla clientela residente in Sicilia. Le
sofferenze delle banche con sede in Sicilia (6,72%), hanno
registrato un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente (5,41%) e una lieve diminuzione rispetto al dato
registrato a dicembre 2010 (6,85%).
I tassi attivi (fondamentalmente riferibili ai conti correnti)
sui finanziamenti alle famiglie consumatrici, per le operazioni a
revoca, hanno fatto registrare una diminuzione rispetto al
trimestre precedente, mentre i corrispondenti valori nelle altre
aree confrontate hanno avuto un andamento opposto; relativamente
alle operazioni a scadenza (principalmente mutui e prestiti)c’e’
stata una generalizzata tendenza all’aumento dei tassi, seppur
entro valori contenuti. Nella Regione, pero’, i tassi applicati
continuano a risultare superiori al dato medio nazionale
(operazioni a revoca: Sicilia 7,52% – Italia 5,31% – operazioni a
scadenza: Sicilia 3,73% – Italia 3,37%).
“I dati – ha spiegato Armao – evidenziano che i tassi attivi per
i finanziamenti per acquisto abitazione, nelle operazioni fino a
125.000 euro sono sostanzialmente in linea con i tassi delle altre
regioni e con la media nazionale. Il tasso applicato al settore
dell’industria (6,81%) ha registrato un aumento piu’ consistente
rispetto alle altre aree del confronto”.
In generale, i tassi di interesse applicati ai comparti di
attivita’ economica continuano a mostrare una marcata differenza
rispetto alle altre aree, soprattutto nel settore industriale
(6,81%) che denota rispetto al dato nazionale, una divergenza pari
a 2,23%, mentre l’edilizia fa rilevare un tasso superiore dello
0,64% e i servizi dell’1,15%.
Altro aspetto delicato riguarda l’incidenza delle garanzie
richieste che e’ aumentata in tutte le aree geografiche
confrontate; in Sicilia tale aumento ha determinato un rapporto
del 47,36%, tra credito accordato e garanzie richieste.
“La consistenza delle garanzie – dice Armao – e’ sempre troppo
elevata, sia rispetto alle altre regioni che al dato medio
nazionale (16,45 punti). Il sistema bancario regionale usufruisce
di un importante apporto dai confidi, che in finanziaria stiamo
rafforzando”.
In diminuzione i tassi applicati alle famiglie consumatrici,
anche se rimane un consistente gap col resto d’Italia.
“I dati – dice Roberto Bertola, presidente della commissione
regionale Abi Sicilia – confermano che il sistema bancario sta
appoggiando l’economia siciliana in maniera forte e decisa, con
percentuali di crescita di gran lunga superiori a quelle relative
al Pil regionale e nonostante rimanga ancora elevato il livello di
rischiosita’ del credito. Utilizzando le elaborazioni curate
dall’Abi su dati Banca d’Italia, si conferma un trend positivo da
inizio anno dei nuovi affidamenti concessi in Sicilia: per le
famiglie consumatrici + 7,6% Sicilia (+5,7% Italia), per le
imprese (societa’ non finanziarie e famiglie produttrici) + 8,3%
Sicilia (5,7% Italia)”.
“Il sistema bancario regionale – ha concluso Armao – deve fare
la sua parte. Il credito d’imposta per gli investimenti dimostra
quanto le imprese siciliane siano pronte a investire su progetti
credibili, ma le banche debbono sostenerle in un momento cosi’
difficile”.
Sul sito dell’assessorato all’Economia sono disponibili la
relazione del primo trimestre di quest’anno e la rilevazione sui
tassi d’interesse.
fi/mav
081837 Nov 11 NNNN
(Regione Sicilia)

Redazione

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