di redazione
“I Conzorzi fidi costituiscono
oggi una leva fondamentale per consentire alle imprese di accedere
al credito. Ecco perche’ abbiamo voluto rafforzarne il patrimonio,
destinando loro una somma di 10 milioni di euro finalizzata a
supportare le garanzie che vengono richieste alle aziende che
hanno sede legale o amministrativa in Sicilia e che abbiano
ottenuto il riconoscimento regionale dello statuto. Stando alle
attuali convenzioni, prevediamo cosi’ di movimentare circa 200
milioni di euro”.
Lo ha detto l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao,
presentando a palazzo d’Orleans il rapporto trimestrale
dell’Osservatorio regionale sul credito, “uno strumento diventato
un riferimento anche per il legislatore statale che lo ha
introdotto a livello nazionale”.
“Purtroppo – ha sottolineato Armao – si conferma, seppur con
qualche lieve miglioramento, l’oramai consolidata tendenza ad un
appesantimento delle condizioni di accesso al credito in Sicilia.
I dati dell’Osservatorio rilevano che il trattamento che viene
riservato dal sistema bancario ad imprese e famiglie e’
sicuramente peggiore rispetto a quello che si trova in altre parti
del Paese”.
“Occorre, dunque, stimolare aggiustamenti anche perche’ – ha
spiegato l’assessore – il cosiddetto credit crunch, e cioe’ la
contrazione del credito concesso dalle banche, aggrava gli effetti
della pesante crisi economica in atto. Da qui, per la Regione,
l’esigenza di assumere iniziative volte ad attenuare gli effetti
di tale tendenza, mettendo in campo misure come quella del
rafforzamento patrimoniale dei Confidi, che viene attuata tramite
Irfis-Finsicilia e sara’ operativa entro la fine di ottobre”.
Armao, che ha ricordato gli altri strumenti promossi dalla
Regione, come il microcredito per le famiglie e quello per le
imprese, ha annunciato che viene prorogata al 31 dicembre 2012 la
moratoria concessa alle imprese per il rientro dal debito,
prevista dall’accordo sottoscritto da Ministero dell’Economia, Abi
e associazioni imprenditoriali.
“E’ inutile – ha concluso l’assessore – pensare di creare, come
velleitariamente qualcuno fa, una Banca siciliana che si
posizionerebbe in mezzo fra grandi gruppi e piccole banche di
territorio, e che non avrebbe un futuro. Compito della Regione non
e’ fare le banche ma supportare l’accesso al credito da parte
delle imprese, cosa che facciamo attraverso i Consorzi fidi”.
pie.ni
091301 Ago 12 NNNN
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