Speranza “Le prossime settimane saranno dure, serve unità”
ROMA (ITALPRESS) – “Non c’è strada diversa dall’unità per affrontare l’emergenza sanitaria, economica e civile più grande che abbiamo conosciuto dal dopoguerra ad oggi. Le prossime settimane saranno difficilissime perchè il virus può tornare a colpire duramente e contemporaneamente dobbiamo portare avanti la più grande campagna di vaccinazione della nostra storia recente. Sarà tutto terribilmente complicato.
Teniamo fuori e lontana dalla battaglia politica la salute degli italiani, sarebbe un errore imperdonabile distrarci o rallentare a poche centinaia di metri dal traguardo”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso delle comunicazioni in Aula alla Camera sulle ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19.
Il ministro ha auspicato di tenere fuori dalla polemica anche la campagna vaccinale: “Unità, unità, unità. Il successo della campagna è il successo del Paese, non dobbiamo alimentare polemiche autolesioniste. Vivo con preoccupazione le tensioni di questi giorni, voglio rivolgere a tutti un accorato messaggio di responsabilità, mi rivolgo con lo stesso spirito a maggioranza e opposizione, siamo all’ultimo miglio – ha ribadito – ad un passaggio delicato e decisivo per vincere questa battaglia contro questo nemico invisibile, adesso serve uno sforzo unitario, una leale collaborazione a Roma come in tutte le Regioni. E’ vero, finalmente vediamo la luce e possiamo affrontare con più fiducia i prossimi mesi ma non abbiamo ancora vinto, facciamo molta attenzione. La nottata non è ancora passata, l’ultimo miglio è ancora lungo e irto di ostacoli da superare, dobbiamo affrontarlo con rinnovata fiducia ma senza abbassare la guardia e tenendo saldamente i piedi per terra”.
“È intenzione del governo confermare il divieto di spostamenti anche tra regioni in zona gialla, ridurre gli assembramenti negli spazi antistanti locali pubblici attraverso la limitazione dell’asporto per i bar a partire dalle 18, confermare l’indicazione di poter ricevere a casa massimo due persone non conviventi e stabilire l’ingresso in area arancioni di tutte le regioni a rischio alto”, ha spiegato Speranza.