Covid, 6,6 milioni di lavoratori coperti dalla cassa integrazione
ROMA (ITALPRESS) – Inps ha aggiornato la comunicazione quindicinale relativa ai pagamenti di cassa integrazione (CIG) effettuati direttamente da parte dell’Istituto nel periodo di emergenza Covid.
Al 18 novembre 2020, su 14.292.139 domande di pagamento (SR41) sono 14.198.594 le prestazioni erogate direttamente dall’Istituto a 3.500.295 lavoratori, pari al 99,7% delle richieste. Tra il 3 e il 18 novembre sono state erogate direttamente 594.061 integrazioni salariali.
“L’impegno dell’Istituto per l’accelerazione e la soluzione dei problemi legati alle erogazioni in sospeso ha portato a ridurre ulteriormente il numero di coloro che devono percepire un primo pagamento, oggi pari allo 0,3% dei lavoratori interessati, le cui domande hanno problematiche che impattano su processi esterni all’Istituto e su cui è concentrata l’azione della task force Inps per risolvere ciascun caso contattando le aziende”, si legge in una nota.
Su domande anteriori a ottobre, sono 3.448 lavoratori (erano oltre 6mila il 3 novembre) cui deve essere erogato un pagamento, mentre sono 2.626 su domande recenti, giunte tra ottobre e il 18 novembre.
Includendo anche le richieste di ulteriori mensilità per lavoratori che hanno già ricevuto precedenti erogazioni di CIG, le domande di pagamento diretto che risultano oggi in lavorazione sono complessivamente 93.545, di cui 24.675 riferite al periodo maggio-settembre (26%), mentre 68.870 sono quelle più recenti e relative a ottobre-novembre (74%). Tali insiemi non corrispondono al numero dei lavoratori, essendoci più domande/trattamenti CIG per ognuno di essi.
Da inizio emergenza Covid, la cassa integrazione ha coperto oltre 6,6 milioni di lavoratori (3,5 con pagamenti diretti e 3,1 a conguaglio su anticipo aziende) per 3,4 miliardi di ore e 24,8 milioni di indennità totali erogate. Nell’intero 2019 i lavoratori che avevano usufruito di CIG erano stati 577mila.
Si rammenta infine che le prestazioni gestite dall’INPS non riguardano gli artigiani e i cosiddetti lavoratori “somministrati”, la cui platea potenziale è di circa 1,4-1,5 milioni di lavoratori in Italia.