Costretta a prostituirsi a 9 anni per 25 euro: arrestati i genitori

Costretta a prostituirsi a 9 anni. Una storia di orrore e degrado a Partinico, in provincia di Palermo. Una coppia  faceva prostituire la figlia di nove anni: adesso sono in carcere con l’accusa di violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione minorile. Arrestati anche altri due individui con cui la bambina avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento.

L’inchiesta è iniziata grazie alla segnalazione di un uomo che ha riferito ai carabinieri di aver visto la bimba appartarsi con un uomo in aperta campagna in almeno due occasioni. Il testimone ha raccontato che alla scena avrebbe assistito il padre della bambina.

Sembra che ad organizzare gli incontri fosse la madre e alcune volte si consumavano all’interno dell’abitazione, ma questi dettagli sono ancora oggetto di indagine da parte dei carabinieri.

Costretta a prostituirsi a 9 anni: la conferma nelle parole della piccola

La piccola è ora ospitata in una struttura protetta ed è stata ascoltata con l’aiuto di esperti di psicologia infantile. La bambina ha confermato tutto agli investigatori e ha raccontato che per ogni prestazione sessuale veniva pagata 25 euro.

I fatti sono accaduti in un paese del palermitano e in un contesto di forte degrado. Il suo racconto è agghiacciante: “Quel giorno io ero in macchina con lui (un amico del padre), poi siamo scesi e mentre mio padre era nel campo mi ha abbassato i pantaloni e gli slip…non era la prima volta. Era successo più volte e ogni volta mi offriva soldi. Spesso è successo anche con mamma”, racconta ai carabinieri la vittima che il gip ha ritenuto pienamente credibile. “Io non volevo avere rapporti con lui, – prosegue – ma lui insisteva: poi quando andava via ci dava dei soldi, li dava a me perché diceva che mi voleva bene”.

La piccola ha poi raccontato che per ogni incontro l’amico del padre la pagava 25 euro. La piccola racconta che il padre avrebbe saputo dopo dei primi incontri e che avrebbe detto a lei e alla madre che erano state brave.