Costa crociere e Fondazione Banco alimentare insieme contro gli sprechi

Costa crociere e Fondazione Banco alimentare. Con lo sbarco di Costa Fascinosa a Palermo, il capoluogo siciliano entra ufficialmente nel programma di donazioni alimentari delle navi Costa Crociere, per il recupero e il riutilizzo a fini sociali delle eccedenze alimentari prodotte a bordo delle navi della flotta.

Raccolta e distribuzione del cibo preparato, ma non servito, nei ristoranti delle navi

Il progetto, nato un anno fa dalla collaborazione tra Costa Crociere e Fondazione Banco Alimentare Onlus, consente la raccolta del cibo preparato, ma non servito, nei ristoranti delle navi e la sua distribuzione a organizzazioni locali che forniscono assistenza a persone in difficoltà.

L’iniziativa è partita a Savona nel luglio 2017 e in 12 mesi si avvia alle 50.000 porzioni donate (oltre 42.000 al 9 luglio 2018). Parte integrante del progetto è l’estensione nel Mediterraneo non solo in Italia ma a livello internazionale, come confermato dalla recente implementazione nel porto di Marsiglia.
“Essere qui, dopo questo primo intenso anno di attività, pronti ad aggiungere la tappa di Palermo agli altri porti attivi in Italia e  in Europa, ci riempie di orgoglio – ha dichiarato Giuseppe Parma, Direttore Generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus. – Questo progetto, modello e buona pratica di economia circolare, rappresenta un percorso concreto per costruire un’alternativa al degrado attuale e alla cultura dello scarto, ma anche al pessimismo e all’inazione. La partnership con Costa Crociere ci ha permesso di costruire un reale processo di cambiamento, contribuendo alla crescita di una nuova cultura della sostenibilità in questo settore”.

Il progetto prevede 51 scali per il 2018 e i 45 per il 2019

“Palermo è per Costa uno dei principali simboli della bellezza, della cultura e della tradizione gastronomica dell’Italia. I 51 scali programmati per il 2018 e i 45 previsti per il 2019 dimostrano quanto teniamo a questa città e quanto desideriamo venga conosciuta dalla nostra clientela internazionale, che infatti la apprezza per tutto quanto sa offrire.

Non potevamo quindi che scegliere Palermo per festeggiare un anno di attività del nostro programma, un’esperienza che stiamo facendo crescere e che ci sta facendo crescere” – ha dichiarato Giuseppe Carino, Vice President Guest Experience di CostaCrociere – “Un percorso realizzato grazie al lavoro di squadra a bordo e a terra, insieme al supporto di una rete di partner importanti come BancoAlimentare, l’Agenzia delle Dogane, la Sanità Marittima e tutti quegli attori che continuano a rendere possibili questi risultati”.

Per la stagione Costa Fascinosa farà scalo a Palermo tutti i martedì. Ogni lunedì precedente l’arrivo della nave a Palermo, al termine della cena, verranno raccolti tutti i piatti preparati nelle aree ristorazione e non serviti agli ospiti, i così detti “ready to eat”. I pasti saranno riposti in appositi contenitori di alluminio, sigillati ed etichettati per garantirne la tracciabilità, e poi conservati nelle celle frigorifere di bordo. La mattina seguente, dopo l’attracco della nave al porto di Palermo, i contenitori saranno sbarcati e consegnati ai volontari del Banco Alimentare, che li porteranno alla Missione San Francesco dei Frati Cappuccini di Palermo che offre una media di oltre cento pasti al giorno.

La programmazione di Costa Crociere nello scalo siciliano, continuerà nell’autunno 2018 e nel 2019 con Costa Diadema e nuovamente con Costa Fascinosa.

Il progetto di Costa Crociere e Fondazione Banco Alimentare Onlus, che si inserisce nel contesto di sostegno alla povertà ed esclusione sociale, è stato possibileanche grazie alla legge 166/2016 contro gli sprechi alimentari e farmaceutici promossa dall’on. Maria Chiara Gadda ed entrata in vigore il 14 settembre 2016.

Il provvedimento riorganizza il quadro normativo di riferimento che regola le donazioni degli alimenti invenduti con misure di semplificazione, armonizzazione eincentivazione, permettendo di donare qualsiasi tipo di bene alimentare con più facilità e in maniera altrettanto controllata e sicura, ma soprattutto stabilisce la priorità del recupero di cibo a scopo umano.