Costa Concordia naufraga nel mediterraneo, ritrovati altri due corpi di donna. Gabrielli ipotizza presenza di clandestini

Ritrovato un altro corpo, sono così 13 le vittime certificate della tragedia.

Tragico naufragio all’Isola del Giglio per la Costa Concordia partita da Civitavecchia in direzione Savona, da dove sarebbe dovuta partire la prima tappa della crociera “Profumo d’agrumi” nel Mediterraneo che avrebbe toccato anche le coste siciliane a Palermo.

Aggiornamenti:

23/01

Altri due corpi sono stati ritrovati sul ponte 4. Si tratta di due donne. Salgono così a 15 le vittime accertate del naufragio. Intanto il capo della Protezione Civile Gabrielli lancia l’allarme clandestini. Secondo Gabrielli c’è la possibilità che sulla nave si trovavano clandestini, ovvero gente che non risulterebbe registrata. La Costa però smentisce questa ipotesi.

Ritrovato un altro corpo, sono così 13 le vittime certificate della tragedia. Il corpo apparterrebbe ad una donna Ungherese non risultante nella lista dei passeggeri. La presenza di clandestini all’interno della nave sembra ormai cosa certa, come ha evidenziato il capo della protezione civile Franco Gabrieli durante la conferenza stampa di oggi pomeriggio

21/1
Il cadavere di una donna é stato trovato alle 13,30 nella zona di poppa. Il ritrovamento del corpo è stato possibile grazie al varco aperto dai palombari della Marina nella zona di poppa. Il corpo è stato recuperato dai sommozzatori della Guardia Costiera ed è stato trasportato nel porto.

20/01
Dopo la giornata di stop riprendono le ricerche dei dispersi a bordo della Nave Concordia. E’ di 21 il numero dei dispersi.

Ieri erano state sospese tutte le operazioni di ricerca e soccorso attorno alla Concordia: la nave, naufragata davanti all’Isola del Giglio, si era nuovamente mossa e dunque non c’erano le condizioni di sicurezza per operare.

18/01
Trovati altri cinque corpi alla ripresa delle operazioni di salvataggio
. Sono di quattro uomini e di una donna gli ultimi cadaveri individuati dai sub della Guardia Costiera. Hanno un’età compresa tra i 50 e i 60 anni.

Secondo la procura che indaga sul disastro, il comandante sarebbe stato ammutinato dall’equipaggio e stando allo stato delle indagini. rischierebbe una pena di  15 anni.

Restano tra i dispersi due donne siciliane, Maria Grazia Trecarico, 50 anni e Luisa Virzi’ 49 anni, che erano insieme in crociera. Secondo quanto racconta la figlia di Trecarico, le due erano su una scialuppa e forse sono cadute in acqua. Le donne risultano censite, ovvero in salvo, dai soccorritori, ma i familiari non sono ancora riusciti a contattarle. E’ di 29 il numero dei dispersi

Il Maltempo blocca i soccorsi, mentre aumenta sempre di più il timore per un disastro ambientale.

Ritrovato nella notte del 15 gennaio un altro corpo, salcosì a 6 i numeri delle vittime della tragedia. Si affievoliscono le psranze di trovare vivi i dispersi, tra cui figura anhe una bimba. “Abbiamo temuto la fuga del comandante Schettino, abbiamo pensato potesse sottrarsi alle sue responsabilità”, con questa motivazione il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, giustifica il provvedimento di fermo per il capitano della Costa Concordia.

I corpi senza vita di due anziani sono stati trovati morti all’interno della Costa Concordia, un italiano ed uno spagnolo. Sale a 5 il numero delle vittime, mentre questa mattina è stato indivisuato e recuperato un terzo superstite vivo dalla Costa Concordia incagliata e distesa laterlamente sugli scogli.

Sono già arrivati a terra all’isola del Giglio i due passeggeri ritrovati vivi in serata, all’interno di una cabina. Sono due coreani di 29 anni, un uomo e una donna, in viaggio di nozze. I due stanno bene e sono scesi a piedi dall’imbarcazione dei vigili del fuoco. Sono stati portati via in ambulanza per essere sottoposti a controlli.

La cronaca:
Alle 21,30 circa di venerdì sera, un black out improvviso, luci spente e un boato che ai circa 4000 passeggeri presenti sulla nave che si apprestavano a cenare, ha ricordato le indimenticabilmente tragiche immagini del Titanic. La nave della Costa Crociere si è incagliata alle secche di Punta Gabbianara, il punto più a Sud dell’Isola del Giglio.
Panico tra i passeggeri della Concordia che sono stati trasferiti sull’isola con le scialuppe e d alcuni di loro sono stati recuperati in mare con l’elicottero. Il sindaco dell’isola, Sergio Ortelli ed il parroco, hanno messo a disposizione “qualsiasi cosa abbia un tetto”, comprese scuole e chiese per soccorrere i naufraghi.
La capitaneri di porto ha da subito parlato di tre vittime (salite a 5) accertate la sera della tragedia e decine di feriti, tra cui alcuni in gravi condizioni. Non è ben chiara la causa dei decessi, si pensa a malori e a possibili ipotermie derivanti dal freddo di questa triste e terribile notte nel mare del mediterraneo.

“Una tragedia che sconvolge, il primo pensiero – si legge in una nota diffusa dalla compagnia genovese Costa Crociere – va alle vittime: vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai loro famigliari e amici”.