L’anticipo del TFS è uno strumento di prestito molto importante di cui possono usufruire i dipendenti pubblici e statali che hanno raggiunto la pensione e quindi hanno diritto alla liquidazione maturata nel corso degli anni.
Il trattamento di fine servizio può essere richiesto anticipatamente solo in alcune situazioni di necessità e consente un notevole risparmio di tempo di circa 2 o 3 anni, in modo che in un’unica soluzione si possa ottenere fino al 100% dell’importo dovuto.
Nell’ottica dei prestiti personali è un’ottima soluzione, ecco i motivi.
Perché ci si dovrebbe rivolgere a un istituto di credito per richiedere l’anticipo del TFS? I motivi possono essere numerosi e ognuno risponde a esigenze specifiche delle persone, tuttavia esistono dei vantaggi che sono gli stessi per ogni soggetto.
In primo luogo, c’è quello di poter usufruire dell’intera somma in un’unica soluzione e quindi avere un importo più consistente senza dover aspettare e senza doverlo rateizzare.
Scegliendo tale strumento si può ottenere una cifra anche considerevole, con tassi comunque molto convenienti e senza sostenere costose spese di istruttoria. Fra l’altro non è richiesta l’apertura di un conto nella banca in cui ci si reca.
Infine, il cliente sarà esonerato da rate mensili e trattenute sulla pensione. Insomma, tutto limpido e trasparente, solo vantaggi e senza attese. Differentemente da altre tipologie di prestito poi, non occorrono garanti.
Una precisazione. La misura è rivolta ai dipendenti con contratto indeterminato, siglato prima del primo gennaio 2001.
L’anticipo del TFS è una soluzione molto valida per avere rapidamente la liquidità maturata e dare vita ai propri progetti o avere a disposizione quella somma di denaro che occorre per risolvere situazioni complicate. Offre serenità per una serie di caratteristiche che abbiamo appena elencato ed è conveniente dal punto di vista economico perché le spese da sostenere sono davvero irrisorie.
Per chiedere il giusto finanziamento in questa ottica è importante prima fare un preventivo personalizzato presso una filiale bancaria e con il supporto di un consulente. Dopodiché, accertata la fattibilità della pratica, sono necessari: codice fiscale e documento di identità valido, documentazione relativa al reddito (in particolare gli ultimi due cedolini della pensione e l’ultimo cud), il prospetto di quantificazione del trattamento di fine servizio, un iban per l’accredito dell’importo.
La somma verrà percepita dopo il via libera dell’Inps, che dovrà rilasciare il benestare del contratto notificato dalla banca e poi verserà le somme nei modi e nei tempi previsti dalla normativa di riferimento.
Per quanto concerne la tempistica, per vedersi erogato l’anticipo del TFS sul conto corrente indicato, con la procedura combinata fra Inps e istituto bancario si parla di circa 15 giorni. Si tratta di tempi davvero molto brevi che consentono al richiedente di poter realizzare il progetto che ha in mente, approfittando di un beneficio importante messo a disposizione dall’istituto di previdenza sociale.
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