Dichiarata dall’Unesco nel 2005 “Patrimonio dell’Umanità”, Siracusa è forse uno dei luoghi più rappresentativi quando si parla di ricchezze storiche e archeologiche. Era infatti una delle metropoli più grandi e importanti dell’età classica, al pari addirittura di Atene, e fu per diversi secoli la capitale della Sicilia. Conquistata prima dagli arabi e poi dagli spagnoli, conserva ancora intatti i segni delle straordinarie civiltà che hanno attraversato il suo territorio, ed è infatti una delle mete preferite dai turisti che ogni anno, da tutte le parti del mondo, decidono di farsi ammaliare dal fascino di questa città. Le cose da vedere a Siracusa sono tante, a partire dalla sua zona più antica.
Stiamo naturalmente parlando dell’isola di Ortigia, che racchiude il centro storico della città ed è abitata da poco più di quattromila persone. In realtà non si tratta di una vera e propria isola, poiché è collegata alla terraferma da due ponti, quello di Santa Lucia e quello Umbertino. La posizione particolare in cui si trova l’ha resa famosa nel mondo per i suoi tramonti, che pare siano tra i più belli della terra. I luoghi di interesse in questa porzione di città sono innumerevoli: dal Tempio di Apollo, che è anche il più antico di tutta la Sicilia, alla Fontana di Diana, passando per quelli che sono probabilmente i monumenti più rilevanti della città, il Duomo e il Castello Maniace.
Edificato intorno al VII secolo, e più volte ritoccato in seguito alle varie dominazioni e al terremoto, il Duomo di Siracusa è intitolato alla Natività di Maria Santissima e fu in origine un tempio in stile dorico dedicato ad Atena. Lo stile esterno unisce elementi di barocco e rococò, mentre al suo interno sono ancora visibili parti classiche, come le colonne doriche del tempio, e componenti medioevali risalenti al periodo normanno. La facciata è il frutto di un duro lavoro iniziato nel 1700 e completato mezzo secolo dopo.
Voluto dall’imperatore Federico II di Svevia, il Catello Maniace costituisce un altro straordinario luogo di interesse dell’isola di Ortigia e di tutta Siracusa. Edificato intorno al 1200 sulla punta estrema dell’isola, questa imponente costruzione aveva appunto lo scopo di spaventare i nemici provenienti dal mare. Ad oggi è possibile passeggiare lungo i bastioni, attraversando l’estremità di Ortigia da una parte all’altra e godendo della straordinaria vista del mare a trecentosessanta gradi.
Uno dei simboli di Siracusa è la fonte circolare dedicata alla ninfa Aretusa, di cui si innamorò il dio Alfeo. Il mito vuole che Aretusa venne trasformata in fonte da Artemide. Al suo interno crescono spontaneamente delle rigogliose piante di papiro, unico caso in tutta Europa.
Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, è ovviamente impossibile recarsi a Siracusa senza visitare il tempio dorico in pietra dedicato al culto di Apollo, il più antico di tutta la Sicilia. Ma meritano di essere ammirati anche i palazzi: Bellomo, Chiaramonte, Gargallo e Mergulese Montalto. Per non parlare del Parco Archeologico della Neapoli, con il teatro greco e il famoso Occhio di Dioniso. E poi ancora l’anfiteatro romano e il tecnoparco di Archimede a cui, ricordiamo, Siracusa ha dato i natali. Infine il Castello Eurialo, il più grande risalente al periodo greco di cui si conserva ancora testimonianza, e tantissimi altri scorci che lasciano senza fiato.
Sono tante anche le cose da fare in questa città che offre numerose attrazioni e intrattenimenti, garantendo il massimo per qualunque tipo di visitatore. Per chi ama questo genere di passatempi, ad esempio, è presente una sala giochi che offre l’opportunità di riprodurre l’esperienza vera e propria dei casinò, con la possibilità di giocare alle slot oppure a carte online. E poi ancora il bingo e il bowling. Non mancano inoltre gli spettacoli che animano le serate, per non parlare del mercato che si svolge tutte le mattine. È inoltre possibile fare un giro in barca sul fiume Ciane, vedere il Caravaggio nella Chiesa di Santa Lucia, passeggiare nel rione della Graziella. E, soprattutto, prendere il sole nelle bellissime spiagge della zona.
Per gli amanti del turismo enogastronomico, non mancano infine le possibilità di assaggiare i piatti tipici locali, in un luogo che offre prelibatezze di ogni genere. Impossibile lasciare la città senza aver assaggiato il tonno alla ghiotta o la pasta fritta con mollica di pane acciughe; e poi ancora i lolli con le fave, la zuppa di pesce stufata con il vino e le polpette di pesce.Insomma, visitare Siracusa significa immergersi completamente nei sapori e nei profumi che uniscono tradizione e modernità, in uno dei luoghi più belli d’Italia e, soprattutto, più ricchi da un punto di vista storico, archeologico e paesaggistico.
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