Cosa fare a Ferragosto in Sicilia, ecco le mostre da non perdere

Cosa fare a Ferragosto in Sicilia. Dal Palazzo Valle di Catania al Convitto delle Arti di Noto, dall’ex Convento di S. Francesco d’Assisi al Palazzo della Soprintendenza di Siracusa, il Ferragosto siciliano offre agli amanti dell’arte numerose occasioni per visitare alcune delle mostre più importanti.

A Catania “Leonardo Da Vinci – I volti di un genio”

Il Palazzo Valle di Catania ospita “Leonardo Da Vinci – I volti di un genio”. Installazioni audiovisive, ricostruzioni realistiche, applicazioni di realtà mista e aumentata, infografica, repliche dei manoscritti di Leonardo e sorprendenti applicazioni tecnologiche accompagneranno i visitatori alla scoperta del genio.
“Leonardo Da Vinci – I volti di un genio” è un progetto di Christian Gálvez. Il percorso espositivo è suddiviso in cinque aree tematiche: “Il Rinascimento di Leonardo”, “Un’eredita universale”, “L’ultima cena”, “Lo specchio dell’anima”, “Leonardo da Vinci: faccia a faccia”. La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 20.00 (ultimo biglietto alle 19.00) e sabato e domenica dalle 10.00 alle 22.00 (ultimo biglietto alle 21.00).

Cosa fare a Ferragosto in Sicilia: “L’Impossibile è Noto”

Il Futurismo, il Cubismo, la Metafisica, Dada, il Surrealismo, sono questi i principali movimenti rivoluzionari del Novecento, la prestigiosa mostra dal titolo “L’Impossibile è Noto” a cura di Giancarlo Carpi e Giuseppe Stagnitta, prodotta da Sicilia Musei, espone i principali artisti di questi movimenti che sempre sperimentarono andando alla ricerca dell’inaudito e di quanto fino ad allora era stato ritenuto “impossibile” nell’arte. La mostra, costituita da oltre 100 opere, provenienti da Fondazioni, Archivi e importanti collezioni private, è ospitata al Convitto delle Arti di Noto ed è aperta tutti giorni dalle 10 alle 24. Il percorso espositivo si articola in 10 tappe: l’invenzione del movimento nella foto- grafia e nella pittura, Futurismo e Cubismo, Metafisica e Dada tra Europa e Italia, Surrealismo, il Futurismo negli anni trenta; tra volo-sogno e cosmo, Astrattismo e Astrattismo lirico, Mirò e Depero, l’Astrattismo e la materia, Dalì-stravaganze, focus sul futuro.

A Siracusa esposta la “Crocifissione di Sant’Andrea” di Michelangelo Merisi da Caravaggio

I prestigiosi locali del Palazzo della Soprintendenza di Siracusa ospitano “Caravaggio. Per una crocifissione di Sant’Andrea”. La mostra è curata da Pierluigi Carofano e Nicola Barbatelli ed è una vera e propria “Caravaggio experience” che vede al centro del progetto espositivo la “Crocifissione di Sant’Andrea” di Michelangelo Merisi da Caravaggio, collezione Spier Londra (già collezione Back Vega).

L’opera la cui proprietà è di un fondo privato è stata esposta al museo di Cleveland nel 2017 in occasione del restauro dell’altra versione della “Crocifissione di Sant’Andrea” di proprietà del museo americano. In quella occasione è stato possibile effettuare tra i principali studiosi al mondo di Caravaggio il confronto tra le due opere. Nell’ambito dello spazio espositivo, grazie alla collaborazione del Polo Museale di Messina per i siti culturali, potranno essere apprezzate due opere di Mario Minniti, grande amico di Caravaggio, che ospitò nel suo periodo siciliano: “Miracolo della vedova di Naim” e “Maddalena ai piedi della croce”. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 21.

100 sculture dei più grandi artisti internazionali a “Ciclopica”

L’ex Convento di S. Francesco d’Assisi di Siracusa ospita “Ciclopica”. La mostra, a cura di Vincenzo Sanfo, offre una grande panoramica sul concetto di scultura attraverso quasi due secoli, dalla fine dell’800 ai giorni nostri.
Il percorso espositivo prende il via con tre esempi che racchiudono le linee guida di “Ciclopica”: una testa di Buddha in pietra del XVI secolo proveniente dalla Cina, una scultura ellenistica e un gruppo di antiche sculture africane utilizzate come maschere rituali.

Questo a simboleggiare le tre direzioni della cultura internazionale, cioè Africa, Asia ed Europa. Oltre ad un percorso di tipo geografico, con artisti provenienti da ogni parte del mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, dal sud est asiatico all’Africa, dall’Europa al Canada per finire al Sud America, l’esposizione ha tra le sue peculiarità l’obiettivo di rappresentare la varietà dei materiali utilizzati dagli artisti. Nelle sale dell’ex Convento di S. Francesco d’Assisi non sono esposte solo opere di marmo e bronzo, ma trovano spazio capolavori realizzati con materiali inconsueti, come la carta, la terracotta, il poliuretano, la plastica e la vetroresina, a significare la ricchezza dell’ispirazione artistica dell’arte contemporanea e le innumerevoli possibilità che oggi sono offerte agli artisti del nostro tempo. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20.