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Cosa cambia con il fascicolo sanitario elettronico

Cosa è il FSE?

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è l’insieme dei dati e documenti digitali di tipo sanitario e sociosanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi, riguardanti l’assistito. È uno strumento quindi che consente una visione globale e unificata dello stato di salute dei singoli cittadini e rappresenta il punto di aggregazione e di condivisione delle informazioni e dei documenti clinici afferenti al cittadino, generati dai vari attori del Sistema Sanitario. Esso contiene eventi sanitari e documenti di sintesi ed ha come obiettivo di fornire ai medici, e più in generale ai clinici tutte le informazioni sanitarie che riguardano la storia clinica del paziente.

Che novità ci sono?

L’art. 17 del Decreto Fare contiene le misure per favorire la realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico (FSE) nonché i tempi di realizzazione. L’attuazione del FSE è senza dubbio un importante provvedimento nel settore sanitario: è infatti utile per consentire sia ai pazienti che ai medici l’accesso immediato alle informazioni sulla storia clinica del Paziente, favorendo una comunicazione più rapida e immediata tra pazienti e professionisti, e rendendo così al cittadino un servizio più efficiente.

Cosa cambierà per il cittadino?

Consentirà l’accesso da qualunque punto alla storia clinica del paziente (sia dal medico di medicina generale che al pronto soccorso), permettendo così ai medici di poterlo curare rapidamente in modo efficace ovunque esso si trovi. Evita la duplicazione di accertamenti (già effettuati) e quindi la duplicazione dei costi per il Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, rende possibile fornire immediatamente al paziente cure più personalizzate, essendo disponibile tutta la sua storia clinica ed evitare possibili dimenticanze da parte del paziente relativamente agli esami e visite già effettuate.

Cosa cambierà per l’amministrazione pubblica?

Nel medio-lungo periodo la raccolta di dati e informazioni contenuti nel FSE potrà garantire la disponibilità di importanti e numerose informazioni sulle malattie, utilizzabili per ricerche e studi scientifici. Essendo, poi, dati direttamente accessibili al personale sanitario (una volta che il cittadino ha dato il proprio consenso), è anche utile a ridurre la burocrazia amministrativa oltre a limitare i costi di produzione e duplicazione della documentazione clinica.

Quali dati ci saranno nel Fascicolo sanitario elettronico?

Il Fascicolo Sanitario Elettronico raccoglie e rende disponibili al medico e al paziente tutte le informazioni cliniche raccolte fino a quel momento. Le tipologie di informazioni riguardano i seguenti

ambiti: ricovero ospedaliero; specialistica ambulatoriale; prestazioni farmaceutiche; assistenza residenziale; assistenza domiciliare; accessi al Pronto Soccorso. Un’altra importante novità del Fascicolo è l’istituzione del dossier farmaceutico che sarà aggiornato in tempo reale dalle farmacie per favorire la qualità, il monitoraggio e l’appropriatezza dei medicinali dispensati per garantire la sicurezza del paziente. Inoltre conterrà anche la voce relativa al consenso o al diniego alla donazione degli organi.

Quali sono le fasi di realizzazione più importanti del Fascicolo sanitario elettronico?

Entro il 30 giugno 2014, le Regioni presentano all’Agenzia per l’Italia digitale e al ministero della Salute il progetto per la realizzazione del fascicolo sanitario elettronico (FSE), redatto sulla base delle linee guida rese disponibili dalla stessa Agenzia e dal ministero della Salute, anche avvalendosi di enti pubblici di ricerca. L’Agenzia per l’Italia digitale sulla base delle esigenze delle Regioni, cura la progettazione e la realizzazione della piattaforma tecnologica centrale. Il FSE sarà poi istituito dalle regioni e dalle province autonome entro il 30 giugno 2015.

Come si mandano i certificati di gravidanza?

Il certificato medico che indica la data presunta del parto, il certificato di parto e il certificato di interruzione di gravidanza sono trasmessi dal medico del Servizio Sanitario Nazionale o dalla competente struttura sanitaria pubblica o privata convenzionata, esclusivamente per via telematica, con le modalità definite da apposito decreto interministeriale. In questo modo, la lavoratrice non è più obbligata alla trasmissione dei certificati e si consente una gestione semplificata dell’iter amministrativo dei dati relativi alla maternità.

Redazione

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