Palermo, 10 ott 2014. L’ex dirigente Anna Rosa Corsello passa cinque ore in procura fino alle 9 di sera, dove accusa senza esclusioni di colpi, in particolar modo l’assessore Nelli Scilabra, dichiarando che i suoi interventi erano tesi ad eseguito le indicazioni di altri. La Corsello, iscritta nel registro degli incagati, supportata dai legali Modica e Tamburo, prova a far passare la linea dell’accusatrice portando come prove messaggi e documenti come prova.
Poi si è passato al caso dell’assunzione della figlia in una società legata al Piano Giovani che, secondo la tesi della Corsello, si tratterebbe solamente di un semplice contratto a progetto di 1 mese con altra società estranea al progetto
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