Corruzione a San Cataldo, arrestati imprenditore e funzionario comunale
Corruzione a San Cataldo, arrestati imprenditore e funzionario comunale. Su disposizione della Procura della Repubblica di Caltanissetta, i finanzieri della Guardia di Finanza il 10 ottobre 2017 hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip di Caltanissetta, nei confronti di due sancataldesi per il reato di corruzione.
Con la stessa ordinanza il Gip, sempre accogliendo la richiesta della procura nissena, ha disposto il sequestro di 46.550 euro quale prezzo del reato.
Nel corso dell’operazione sono state eseguite perquisizioni presso il Comune di San Cataldo e presso la società Ediltecnica Costruzioni s.r.l.
Le indagini scaturiscono da ulteriori approfondimenti investigativi effettuati dalla Guardia di Finanza a seguito dell’operazione Perla Nera. Nell’aprile del 2016, aveva portato all’esecuzione di tredici misure cautelari nei confronti di funzionari pubblici e imprenditori nisseni per vari reati contro la pubblica amministrazione.
Corruzione, le indagini del Gico
Tra gli arrestati figuravano anche Salvatore Ficarra, rappresentante legale della Ediltecnica costruzioni s.r.l., e Daniele Silvio Baglio, funzionario dell’ufficio tecnico del Comune di San Cataldo, entrambi indagati in relazione ad un “rapporto corruttivo – spiegano gli inquirenti – intrattenuto con l’ingegnere Giorgio Salamanca, già dirigente dell’Utc di Caltanissetta”.
Al termine di indagini svolte dal Gico del Nucleo di polizia tributaria di Caltanissetta e dirette dalla Procura della Repubblica, il Gip del tribunale di Caltanissetta ha nuovamente sottoposto a misura cautelare personali l’imprenditore Ficarra e il funzionario comunale Baglio.
Sono ritenuti responsabili di “un patto corruttivo che ha permesso all’Ediltecnica Costruzioni s.r.l. – società edile di cui il Baglio era risultato socio occulto – di ottenere appalti pubblici nel Comune di San Cataldo in cambio del pagamento di somme di denaro”.
In particolare, spiegano gli investigatori, “Ficarra pagava in nero mensilmente somme di denaro al Baglio in cambio dell’affidamento di lavori pubblici, con procedure amministrative semplificate, in favore della Ediltecnica Costruzioni s.r.l., impresa nella cui compagnie sociale figurava peraltro la moglie di Baglio”.