PALERMO – Diciassette persone arrestate dalla Guardia di Finanza, ma soprattutto il mondo della politica siciliana che trema. E’ questo il risultato dell’inchiesta sul Ciapi (uno degli enti di formazione più grandi) e che va a colpire il cosiddetto “Sistema Giacchetto”. Secondo le indagini, condotte dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Alessandro Picchi e Sergio Demontis, Faustino Giacchetto avrebbe oleato il sistema con regali e tangenti a politici e funzionari, per canalizzare quanti più finanziamenti provenienti dai fondi Ue sul Ciapi, e per accaparrarsi i più grossi bandi sulla comunicazione della Regione.
Tra gli arrestati anche due ex assessori regionali: Luigi Gentile e Gianmaria Sparma.
Agli arrestati sono stati sequestrati beni per 28 milioni di euro e per loro l’accusa è di associazione a delinquere e corruzione. Tra gli indagati altri politici eccellenti: Francesco Scoma, Santi Formica e Carmelo Incardona. Mentre secondo l’accusa sarebbero state pagate alcune spese elettorali per Francesco Cascio, Nicola Leanza, Gaspare Vitrano, Salvino Caputo e Nino Dina.
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