Corrao (M5S) scrive alla BCE sull’accesso al credito in Sicilia

Corrao (M5S) scrive alla BCE su un argomento molto delicato quale è la situazione economica in Sicilia che, a suo dire, sarebbe drammatica, soprattutto in considerazione del fatto che il settore del credito si trova in uno stato disastroso. “La situazione siciliana è drammatica. Più della metà della popolazione vive in famiglie in difficoltà economica sotto la soglia di povertà, e con il più basso tasso di occupazione d’Europa.

Il settore del credito, che dovrebbe trainare l’economia e salvare le famiglie e il lavoro, si trova in uno stato disastroso. Non dimentichiamoci che i siciliani anni addietro sono stati privati del proprio sistema bancario. Banco di Sicilia e Sicilcassa erano infestate di mafia e politica, ma aveva quantomeno il pregio di oliare il sistema produttivo siciliano”. Inizia così la lettera che l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao ha inviato a Banca Centrale Europea e Commissione Europea per invocare aiuto viste le palesi difficoltà di accesso al credito che hanno famiglie e imprese operanti in Sicilia.

Corrao (M5S) scrive alla BCE

 

“Oggi, a distanza di anni – scrive Corrao – si toccano con mano le conseguenze di questo danno storico, attuato per colpa di una classe dirigente collusa e ignobile. Meno sportelli bancari, il 21% dei comuni siciliani risulta privo di uno sportello bancario, sempre meno prestiti alle imprese e le famiglie che producono, sempre più insolvenza, tassi di interesse più elevati rispetto alla media nazionale. E tutto ciò a discapito dei siciliani. Avevamo la possibilità di aiutare il settore del credito con i Fondi UE ma i risultati sono stati scadenti, per colpa dei gestori dei fondi che hanno avuto costi elevatissimi, tempi lunghi e scarsi risultati.”

La Regione colpevole

“Ma anche della Regione non ha saputo sfruttare bene uno strumento importante. Sembra assurdo che per anni gli organismi intermedi che avrebbero dovuto fornire garanzie bancarie e microcredito alle imprese siciliane, abbiano avuto difficoltà di impiego delle risorse in una terra che ha fame di credito. Ci sono stati casi in cui gli esborsi effettivi per i prestiti ai beneficiari si sono concretizzati ben 2 anni dopo. Nel frattempo migliaia di aziende morivano. Molti piccoli imprenditori si sono visti costretti persino a rinunciare al finanziamento perché ostacolati dai tempi lunghi e dalla complessità della documentazione.

Per quanto ancora potremo resistere in una situazione del genere? Non è più possibile accorgersi solo dopo anni che non abbiamo utilizzato i soldi o che li abbiamo utilizzati male o ancora che le procedure stabilite non erano adeguate.

Ci auspichiamo inoltre che la Regione torni ad essere il principale sponsor e alleato delle famiglie e delle imprese produttrici nell’accesso al credito. La Sicilia ha bisogno di ridare ossigeno al tessuto imprenditoriale attraverso il credito. Per questo chiediamo che la Banca Centrale Europea e la Commissione Europea, alla luce di tale situazione siciliana, intervengano immediatamente e con il massimo dell’impegno affinché si garantisca che i soldi e i benefici arrivino direttamente alle famiglie e alle imprese e non si fermino ai gestori dei fondi” – conclude Corrao.