Approvato dal governo Musumeci, su proposta dell’assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro, la procedura di mobilità volontaria per la copertura di 100 posti di agente forestale (categoria B) da assegnare al Comando del Corpo forestale della Regione Siciliana.
La procedura, di carattere eccezionale e urgente, si è resa necessaria per la grave carenza in organico dovuta, soprattutto, al pensionamento del personale.
Una carenza che riguarda anche le altre figure del Corpo forestale: dai sovrintendenti agli ispettori, passando per i commissari. Su 1.380 unità previste nel complesso dalla dotazione organica sono in servizio soltanto 400 unità. Ma le criticità maggiori si registrano proprio per gli agenti forestali che, a fronte degli 800 previsti, non fanno registrare alcun operatore in servizio.
Un vuoto che, almeno in parte, si è cercato di colmare con l’indizione del concorso per l’assunzione di 170 agenti forestali, previsto dalla legge regionale 16 del 2020. E adesso con il ricorso alla mobilità volontaria che, tra l’altro, non sarà vincolata al nulla osta previsto per le richieste ordinarie di trasferimento.
«Un altro impegno del governo regionale – osserva l’assessore – è stato mantenuto. Con queste procedure ridaremo finalmente dignità al Corpo forestale siciliano, responsabile della tutela dell’ambiente e della sicurezza e salute pubblica di tutti i siciliani».
Il personale di categoria B interessato potrà inviare, entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, un’email (a comando.corpo,forestale@certmail.regione.sicilia.it) o in alternativa all’indirizzo Comando forestale della Regione Siciliana, via Ugo La Malfa 87/89, 90146 Palermo.
Al termine della fase selettiva, sarà stilata una graduatoria sulla base dell’unico requisito della minore età anagrafica. Il personale prescelto frequenterà un corso di formazione teorico-pratico della durata di tre mesi e un periodo iniziale di affiancamento.
La sede di assegnazione sarà individuata, con decreto del dirigente generale del Comando del Corpo Forestale, in base alle esigenze organiche degli uffici provinciali e non si potrà richiedere il trasferimento presso altra sede nei primi tre anni dalla presa di servizio. La retribuzione economica, infine, resterà quella maturata dal dipendente al momento del trasferimento.
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