Coronavirus Sicilia, le zone più colpite dai contagi e misure adottate
Coronavirus Sicilia. Il virus c’è anche in Sicilia e dai primi rilievi è stato portato giù dal grande esodo di circa due settimana fa quando circa 35 mila persone sono rientrate dal Nord autodenunciandosi sul portale della Regione, anche se il numero effettivo dei rientri non si conosce.
Sono quasi 40 mila le persone rientrate in Sicilia, che si sono registrate nella piattaforma della Regione. A fornire il dato è l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, intervenendo a ‘Storie italiane’ su Raiuno. “Purtroppo – aggiunge – non tutti si sono auto-segnalati. E mi fa rabbia, perché molti contagi che stiamo registrando ora sono causati da chi rientra”.
Il numero totale dei contagiati ad oggi in Sicilia è di 681, divisi nelle varie province siciliane con una maggiore incidenza nel catanese a messinese.
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Si è comunque registrato un numero considerevole di contagi soprattutto nei piccoli centri, la situazione più critica è quelle dei paesi di Villafrati (PA) con 62 casi, Agira (EN) con 9 cittadini contagiati, di cui 3 deceduti e ulteriori 6 a cui è stato effettuato il tampone e in attesa di risultato, e Salemi (TP) con la positività di 15 persone e ulteriori 21 in attesa dell’esito del test. Questi tre centri sono stati dichiarati zone rosse dal governatore Nello Musumeci.
Diciannove casi di contagio da coronavirus all’ospedale di Sciacca (Ag). Nel palermitano sono stati inoltre registrati casi a Terrasini, Cinisi e Bagheria.
Sempre in provincia di Palermo a Campofelice di Roccella sono stati effettuati due tamponi, uno è positivo. Altra situazione delicata è quella che si registra presso l’Oasi di Troina in provincia di Enna, all’interno della struttura dove si assistono persone con disabilità. All’interno dell’Oasi Maria SS si registrano già 5 casi di positività ma la situazione potrebbe aggravarsi.