ROMA (ITALPRESS) – “Il Governo ha considerato e apprezzato le proposte della Conferenza delle Regioni”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine del confronto odierno con i ministri Francesco Boccia, Paola De Micheli, Azzolina, Manfredi e Speranza.
“Dobbiamo agire con urgenza per contrastare l’avanzata del virus. Per quanto siamo pronti ad intervenire su tutti i fronti più critici, con la priorità di salvaguardare al massimo scuola e lavoro.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, a fronte di un lavoro molto positivo fatto negli ultimi due mesi, col potenziamento delle linee e delle corse, si tratta di riorganizzare laddove possibile i tempi dei servizi e delle città per alleggerire i numeri in alcuni orari di punta – ha aggiunto -. Per questo abbiamo proposto al governo di estendere ovunque possibile il ricorso allo smart working, fino al 70%, a partire dalla pubblica amministrazione per i lavoratori non impegnati nella gestione delle emergenze.
Così come riteniamo possibile e necessario, proprio per salvaguardare la scuola in presenza (soprattutto per le scuole d’infanzia, elementari e medie), incidere maggiormente sugli scaglioni di ingresso e uscita dalle scuole. Su questo punto specifico, come sulla possibilità di rafforzare negli istituti superiori (soprattutto per le ultime tre classi) la didattica integrata già sperimentata in questo mese, abbiamo chiesto al Governo un’indicazione puntuale nel dpcm. Questo perché non rientra nelle prerogative né dei sindaci né delle regioni organizzare i tempi e le modalità organizzative delle autonomie scolastiche”.
“Per quanto riguarda bar e ristorazione – ha detto Bonaccini – andrebbe confermata l’attuale previsione per la chiusura delle attività alle ore 24.00, specificando che la successiva apertura non può avvenire prima delle ore 5.00. Riteniamo si possa invece valutare una misura che consenta dopo le ore 18 il solo consumo al tavolo per contenere le situazioni di assembramento legate alle movida. Va inoltre realizzata un’azione contestuale di contenimento gli assembramenti nei luoghi pubblici rafforzando fortemente i controlli, che non possono però essere affidati alla sola polizia locale. Sotto questo profilo può esser valutata anche una misura di sospensione per sagre, feste e fiere di paese. Non erano nelle proposte delle Regioni e non ci sono state prospettate dal governo misure di limitazione per parrucchieri e centri estetici, così come neppure per palestre e piscine. Sul fronte del lavoro riteniamo necessario prevedere immediatamente istituti di protezione e di ristoro economico. Anzitutto l’accesso al trattamento per malattia o la possibilità di fruizione di ammortizzatori per i lavoratori posti in isolamento o quarantena, anche in attesa del tampone; congedi parentali per i genitori con figli piccoli in isolamento o quarantena; potenziamento dei sistemi di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”.
“Altri aspetti sanitari riguardano l’opportunità di concedere ai farmacisti la possibilità di poter effettuare tamponi e screening e test salivari e prevedere – ha concluso Bonaccini – una maggiore flessibilità per il reclutamento del personale da impiegare nelle strutture ospedaliere e nei servizi territoriali.
Infine – conclude il presidente della Conferenza delle Regioni – abbiamo ribadito al Governo l’esigenza di un impegno per fare in modo che tutte le attività economiche e produttive interessate da eventuali limitazioni, possano fruire di un ristoro economico. Su questo abbiamo avuto garanzia di avere tempestivamente un confronto specifico con i ministeri dell’economia e dello sviluppo economico”.
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