Coronavirus, da Inps prestazioni per 14,2 milioni di italiani
ROMA (ITALPRESS) – Un terzo dei 15.462.177 italiani che percepiscono una pensione dall’Inps ricevono una cifra inferiore a mille euro al mese, mentre sono quasi 1,6 milioni quelli che devono sopravvivere con un assegno mensile inferiore ai 500 euro. Per circa 1,27 milioni di pensionati l’assegno è superiore ai 3 mila euro. È quanto emerge dalla Relazione Annuale dell’Inps, presentata alla Camera.
Di fronte a questi dati, secondo il Rapporto, “si ravvisa la necessità di implementare maggiore flessibilità in uscita, a beneficio soprattutto di lavoratori usuranti e gravosi, accompagnata da una pensione di garanzia che vada a proteggere soprattutto chi ha carriere discontinue, rediti bassi, soprattutto di giovani”. Guardando poi agli effetti della pandemia, dal Rapporto emerge che le prestazioni emergenziali messe in atto hanno raggiunto 14,2 milioni di persone. L’utilizzo massiccio della cassa integrazione ha significato per i lavoratori dipendenti una perdita media del 22,5% sulla busta paga nel bimestre marzo aprile e del 17% nel bimestre maggio giugno. “Il 2020 è stato per l’Inps un anno di impegno straordinario – ha aggiunto Tridico -. L’emergenza Covid ha riportato lo Stato al centro della vita economica del Paese e sta mettendo in primo piano la necessità di ripensare il welfare con strumenti universali per sconfiggere vecchie e nuove povertà e per sostenere lo sviluppo”.
L’analisi degli effetti dell’introduzione del Reddito di Cittadinanza, mostra la sua efficacia sia sulla diseguaglianza complessiva, sia sul tasso di povertà. “Questi dati confermano come, smentendo vari pregiudizio, il Reddito di Cittadinanza abbia apportato un beneficio tangibile alle fasce più disagiate della popolazione”, ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico.
“Dal rapporto emerge la centralità delle politiche sociali nell’affrontare la pandemia. La scelta di mettere al centro la persone nell’azione politica del governo, ci ha consentito di arginare il disagio sociale che il virus ha fatto emergere”, ha concluso il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.