ROMA (ITALPRESS) – Confindustria e’ sempre stata contraria ad appesantire il debito pubblico, ma questa volta “e’ inevitabile”, “essenziale”. “Ne va della sopravvivenza del nostro sistema economico”, sostiene il presidente dell’associazione Vincenzo Boccia in un’intervista a “La Stampa”. “Gran parte delle imprese italiane – spiega – oggi ha un fatturato tendente a zero. La produzione e’ crollata al livello del 1978. Centri studi come il nostro e il tedesco Ifo certificano che se il blocco si allentera’ a maggio andremo incontro a una caduta del Pil tra il 6 e il 10%.
In queste condizioni e con queste prospettive, se alle imprese non arrivera’ subito la liquidita’ necessaria c’e’ il rischio che salti l’intero sistema dei pagamenti”. Per Boccia “l’impatto del coronavirus sulla produzione e il lavoro e’ da economia di guerra, su questo non c’e’ nessun dubbio. Diversi fenomeni, stesse conseguenze. E del Dopoguerra dobbiamo mutuare lo spirito se vogliamo combattere il virus, difendere e ricostruire i fondamentali economici del Paese”.
(ITALPRESS).
fsc/red
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