Nei giorni scorsi, in un passaggio veloce e blindato, è stato approvato dall’ARS il Piano della Rete Ospedaliera siciliana, come concordato con il Ministero della Salute. Nel Piano regionale viene sancito, e questo è importante, il fatto che il Presidio Ospedaliero di Corleone abbia una sua ragion d’essere perché si trova in una zona disagiata prevedendo 73 posti letto.
Viene però eliminato il reparto di Pediatria e sono stati inseriti solamente 6 posti letto, rispetto ai 12 previsti nell’ultimo atto aziendale 2016, per il reparto di Chirurgia che non solo non sarà più un’Unità Operativa Complessa, ma addirittura, secondo il piano, saranno posti letto “day surgery” dove si potrà svolgere attività chirurgica programmata in regime di ricovero limitato alle sole ore del giorno e, a limite, con un solo pernottamento.
“Naturalmente, il Comitato Pro Ospedale – dichiara il dottor Giuseppe Crapisi – non può assolutamente accettare che in caso di emergenza un cittadino del corleonese possa rischiare la vita perché i medici della Chirurgia non potranno più intervenire. Per tale motivo ho sentito i Sindaci Vallone di Prizzi, Oddo di Campofiorito, Ciaccio di Roccamena, Di Giorgio di Bisacquino, Parrino di Contessa Entellina, Musso di Giuliana, l’Assessore Scrima di Chiusa Sclafani, nei prossimi giorni sentirò i Commissari del Comune di Corleone Termini, Mallemi, Cacciola, per stabilire una linea comune”.
“Chiederemo all’Assessore Gucciardi il ripristino della Pediatria – continua Crapisi – e di poter continuare ad avere una Chirurgia funzionale alle esigenze del territorio, come tra l’altro è stato fatto per altri presidi ospedalieri, altrimenti rivendicheremo quanto prevede il DM 70/2015, ma che nel Piano non c’è, per gli Ospedali di zona disagiata. Si ha la consapevolezza che il Piano è stato approvato, ma si vuole prendere in parola l’Assessore Gucciardi che ha dichiarato: “se ci saranno delle mancanze e alcune parti del piano da correggere dopo il 4 aprile sono pronto a ricevere sindaci, parlamentari, sindacati e operatori sanitari per far in modo che la rete sia ancor più perfetta rispetto a com’è stata disegnata finora”.
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