CORLEONE – I Carabinieri della Stazione di Giuliana all’alba hanno tratto in arresto, su ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Sciacca, con l’accusa di ricettazione i pregiudicati: Roberto Dangelo, 33enne nato a Ribera (Ag) ivi residente, e Giuseppe Cavalcante, 47enne nato a Ribera (Ag) ivi residente.
Gli ordini restrittivi emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Sciacca, su richiesta della locale Procura, sono giunti al termine di una intensa attività investigativa della Stazione Carabinieri di Giuliana, coadiuvati dai colleghi della vicina Stazione di Chiusa Sclafani (entrambi dipendenti dalla Compagnia Carabinieri di Corleone) e coordinati dalla Procura di Sciacca.
Le indagini erano iniziate nello scorso mese di marzo, quando, erano stati messi a segno una serie di furti a Giuliana e Chiusa Sclafani.
I ladri agivano, sempre di notte, soprattutto nelle periferie dei due piccoli centri e nelle borgate tra cui San Carlo. Utilizzando sempre la stessa tecnica, riuscivano ad aprire le porte e le saracinesche dei garage e asportavano tutto ciò che trovavano all’interno.
I Carabinieri di Giuliana avevano quindi organizzato appositi servizi di osservazione e controllo riuscendo, alla fine del mese di marzo, a fermare un furgone bianco, che già nelle notti precedenti era stato notato in zona. Sul mezzo erano stati identificati i due arrestati che erano stati trovati in possesso anche di numerosi grimaldelli.
Immediatamente era scattata la perquisizione domiciliare presso le abitazioni di DANGELO e CAVALCANTE nel comune agrigentino di Ribera.
Nei garage delle due abitazioni, fu scoperta una vera e propria centrale della ricettazione, oggetti proventi dei furti commessi in zona. Furono rinvenuti infatti un’impressionante numero di attrezzi da lavoro, agricoli, per il fai da te, ma anche elettrodomestici e attrezzi sportivi.
Tutto il materiale era stato posto sotto sequestro, ed era cominciata la lunga opera di analisi da parte dei Carabinieri della Stazione di Giuliana che avevano confrontato le numerose denunce di furto del circondario, con la refurtiva rinvenuta riuscendo a scoprire e recuperare la refurtiva di ben 21 furti, del valore complessivo di 70.000 euro, commessi nei primi mesi del 2013 tra i territori dei comuni palermitani di Giuliana, Chiusa Sclafani e Palazzo Adriano e quelli agrigentini di S. Stefano di Quisquina, Alessandria della Rocca, Montallegro e Cianciana.
Tutto la refurtiva recuperata, veniva quindi restituita ai legittimi proprietari mentre i due indagati raggiunti dall’Ordinanza di Custodia Cautelare venivano tratti in arresto: CAVALCANTE presso la propria abitazione, mentre DANGELO presso la casa circondariale di Sciacca ove era già detenuto per altra causa.
Analoga attività, sempre condotta dalla Stazione di Giuliana e coordinata dalla Procura di Sciacca aveva permesso, nei mesi scorsi, di recuperare refurtiva per circa 50.000 euro e scoprire ulteriori 30 furti commessi nel circondario. L’attività aveva portato alla denuncia di 5 persone per ricettazione e all’arresto anche di un pregiudicato di Santa Margherita di Belice, il quale durante la perquisizione che condusse al recupero di numerosa refurtiva, tra cui anche una cucina componibile che lo stesso aveva provveduto a rimontare a casa, fu trovato in possesso di un’arma illegalmente detenuta, anch’essa risultata rubata.
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