“Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?” Potrebbe essere questo il motivetto cantato da un classico appassionato di calcio alla notizia che in una fredda serata di fine Novembre si torna a giocare la Coppa Italia. Sì perché per il tifoso medio l’atteggiamento dinnanzi alla coppa nazionale è più o meno sempre lo stesso; un misto tra fastidio e preoccupazione che spesso culmina col tipico interrogativo: “e se si infortuna il capitano, chi gioca domenica prossima?.
Tali ragionamenti sono in realtà figli di una concezione abbastanza antica di Coppa Italia; un modo di pensare a tale competizione ancora troppo legato all’estenuante doppio turno tipico delle precedenti edizioni. La Coppa Italia di oggi invece è un torneo completamente rinnovato, interessante fin dalle prime battute ma soprattutto smart. Eliminazione secca e poi via: ottavi, quarti, semifinale e chissà magari finale e poi a fine agosto la Supercoppa. Lo sanno bene i tifosi rosanero che due stagioni fa videro la propria squadra raggiungere la finale contro l’Inter di Samuel Eto’o. Allora fu esodo di massa verso l’Olimpico e ritorno a casa un po’ amaro ma tutto sommato non troppo infelice. Era quello l’atto finale del Palermo di Delio Rossi, Pastore, Balzaretti e compagnia bella. Ma ahinoi tutto cambia.
Il Palermo affronta stasera il Verona di Mardorlini e lo fa con una formazione abbastanza rimaneggiata ma non per questo rinunciataria. Gasperini si affida infatti al trio d’attacco Giorgi-Zahavi-Budan. A centrocampo torna Barreto affiancato dal promettente Viola. Il Verona scende in campo con un classico 4-4-2; coppia d’attacco composta da Cocco e dall’ex enfant prodige Valeri Bojinov. Il Palermo appare molto motivato fin dalle prime battute consapevole probabilmente che la posta in gioco è molto alta. Battere il Verona significa infatti incontrate l’Inter di Stramaccioni. Nei primi minuti Zahavi è molto agile e spazia su tutta la linea d’attacco proponendo interessanti assist a Budan e a Giorgi. Proprio da un’intuizione dell’israeliano nasce il vantaggio dei rosanero. Al ‘7 minuto Zahavi pesca Giorgi con un bel passaggio filtrante dal limite dell’area. L’ex novarese solo davanti al portiere non può che metterla in rete. Neanche un minuto dopo arriva però la risposata degli uomini di Mandorlini. Cocco approfittando della distrazione di Cetto si libera in area di rigore e mette in rete uno splendido tiro che si insacca alle spalle di Benussi. La sintesi del primo tempo è dunque tutto in due minuti: goal del Palermo e pareggio dell’Hellas. Sebbene il pallino del gioco sia in mano alla squadra di casa, i rosa non riescono quasi mai ad essere decisivi. Zahavi spreca più di un’occasione mentre Budan e Giorgi appaiono troppo isolati dalle azioni offensive. Il Verona si limita invece a gestire la partita superando la propria trequarti molto di rado.
Nella ripresa Gasperini sostituisce Milanovic con Garcia con l’intento di dare maggiore spinta alla fascia sinistra. Il Palermo continua a fare la partita puntando senza riserve alla vittoria. A dimostrazione della voglia di vincere arrivano gli ingressi di Dybala e Brienza. L’ingresso dei due attaccanti regala alla manovra dei rosanero una maggiore velocità ed intensità. È tuttavia nel momento migliore del Palermo che arriva la beffa. Al ’73 infatti arriva il vantaggio del Verona. Abbate dopo una lunga folata sulla fascia destra effettuando un cross in area di rigore in direzione di Cacia trovando il piede di Labrin, ma la palla rimpalla contro l’attaccante gialloblu e finisce in rete. Dopo il goal del Verona, il Palermo cala un po’ salvo tentare il tutto per tutto negli ultimi dieci minuti della gara. Dybala in almeno due occasioni sfiora il pareggio. Dopo ‘5 minuti di recupero Peruzzo fischia il finale della partita. Il Palermo esce dal Barbera con una sconfitta amara che però non rispecchia la discreta prestazione della squadra. Alcuni aspetti positivi sono sottolineati proprio dal Gasperini il quale si dice soddisfatto dall’atteggiamento positivo della squadra che ha provato fino all’ultimo a recuperare il risultato. Sulla sconfitta poi aggiunge: «Abbiamo fatto errori pesanti che hanno determinato il risultato. La partita era alla nostra portata ma quando arrivano goal in maniera rocambolesca è normale che possa subentrare la stanchezza» . Poi aggiunge: «Sarebbe stato difficile continuare in questa competizione visto il calendario che ci aspetta nel mese di dicembre». E in effetti il calendario sarà davvero ostico, il tour de force comincia domenica prossima con l’Inter a San Siro. Poi sarà la volta della Juventus al Barbera.
Se stai per affrontare un colloquio di lavoro, scopri come devi metterti seduto. Cambia tutto…
Tornano nella settimana dal 18 al 23 novembre le “Giornate FAI per le Scuole”, manifestazione…
L'Agenzia delle Entrate ha iniziato i suoi controlli. È allarme per tutti Se si vuole…
Sabato: Tempo stabile durante la giornata con cieli per lo più soleggiati su tutta la…
“Io confido che quella del 26 novembre sarà l’ultima conferenza stampa e quindi auspico che…
“Dio non voglia che ci sia un terremoto, ma per come è stato studiato il…