Cronaca

Controlli sul grano al porto di Pozzallo, tolleranza zero dalla Regione

Controlli sul grano. Prosegue costante l’attività di controllo della Regione Siciliana sui prodotti agroalimentari. E’ in corso, in questo momento, infatti, una verifica, da parte dell’assessorato all’Agricoltura, sulla nave “Vitosha”, approdata questa mattina intorno alle 8 al porto di Pozzallo, nel Ragusano.
A bordo un carico di circa otto mila tonnellate di grano duro proveniente dal Canada e destinato ad alcuni mulini siciliani. La nave – che batte bandiera maltese ed è affidata a una compagnia marittima bulgara – nei giorni scorsi ha fatto scalo a Bari, dove sono state scaricate appena 26 tonnellate di cereali, controllate dalle autorità pugliesi.

Controlli sul grano, una task force composta dal Servizio fitosanitario della Regione

“Tolleranza zero – afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – con chi pensa di introdurre in Sicilia merce non in regola con le norme sanitarie, specie se si tratta di prodotti destinati all’alimentazione. Abbiamo intensificato i controlli e ringrazio di questo il Corpo forestale e il Servizio fitosanitario regionali che da questo governo hanno avuto direttive chiarissime in merito. Vogliamo, da un lato, salvaguardare la salute dei cittadini, dall’altro tutelare i nostri produttori agricoli”.

Per verificare la regolarità del carico e dell’importazione è in campo sta operando una task force composta dal Servizio fitosanitario della Regione – cui è demandato il compito di emettere la certificazione fitosanitaria relativa al carico e quindi l’autorizzazione all’importazione – dal Nucleo operativo del Corpo forestale regionale, dall’Ispettorato centrale repressione frodi e dalla Sanità marittima.
“In un momento di particolare crisi, relativa ai prezzi del frumento e del latte – sottolinea l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera – si intensifica l’attività di verifica della Regione a tutela della salute pubblica e degli interessi degli agricoltori. Azioni strette sui controlli, limitando la concorrenza sleale, alla quale sono state per anni sottoposte le produzioni agricole siciliane, consentono altresì di porre in essere attività di tutela dei livelli dei prezzi e di salvaguardia dei nostri prodotti”.

Redazione

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