Controlli nelle vie Calderai, Cavour, Mazzini e La Loggia. Sigilli a un locale

Continuano senza sosta i controlli della Polizia Municipale di Palermo nei luoghi di ritrovo e aggregazione notturna. Lo scorso fine settimana gli agenti intervenuti nel centro storico hanno apposto i sigilli a un locale in via Calderai/Maqueda perché privo di insegna e dei requisiti previsti dalle normative fiscali e amministrative, e hanno sequestrato tutte le bevande alcoliche e analcoliche di un altro esercizio in via Cavour, che non rispettava le prescrizioni dettate dal regolamento comunale movida. Altri gravi illeciti sono stati rilevati dal Nopa, intervenuto in via Mazzini e in via Gaetano La Loggia. Elevate multe per quasi 20 mila euro.

Nel locale di via Calderai, al momento del sopralluogo, l’attività di somministrazione di alimenti e bevande in modalità assistita al banco veniva esercitata senza la prescritta segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.), senza la necessaria S.C.I.A. sanitaria e la partita IVA. Attese le gravi violazioni, gli agenti procedevano al sequestro cautelare amministrativo, ai sensi dell’art. 13 Legge 689/81, sia dell’attività, sia delle attrezzature, e sanzionavano il titolare per più di 8 mila euro.

Nel market in via Cavour, invece, sebbene vietato dal regolamento comunale movida, il titolare effettuava la vendita per asporto di bevande alcoliche e analcoliche in contenitori in vetro e in lattina oltre le ore 22.00, a numerosi avventori, tutti identificati.
In questo caso gli operatori hanno proceduto a sequestrare più di 3.500 bevande e comminato al proprietario sanzioni per più di mille euro. Successivamente, con ordinanza del SUAP, sarà applicata la sanzione accessoria con la chiusura coatta di 5 giorni del locale.

Nei due locali di via Mazzini e Gaetano La Loggia gli agenti del Nopa hanno rilevato diverse criticità poiché risultavano entrambi sprovvisti della della SCIA (tipologia C) per intrattenimento musicale e perché occupavano abusivamente il suolo pubblico (in via La Loggia per quasi 200 mq). I titolari sono stati multati per più di 5 mila euro ciascuno e la strumentazione elettro-amplificata è stata posta sotto sequestro per mancanza di perizia fonometrica.