Movida: provvedimenti contro tre giovani licatesi accusati di rissa aggravata

Nell’ambito della costante attività di contrasto posta in essere nei confronti dei fenomeni di violenza giovanile, il Questore di Agrigento, Rosa Maria IRACI, ha emesso nr.3 provvedimenti D.A.C.Ur, ovvero il divieto di avvicinamento ad un esercizio pubblico ben individuato, nei confronti di tre giovani licatesi, di cui uno minore.

I divieti hanno colpito tre giovani, di cui un minorenne, resisi responsabili di una violenta rissa avvenuta la notte del giorno 8 u.s. all’interno di un noto bar del comune di Licata, a seguito della quale gli stessi hanno riportato varie lesioni e sono stati denunciati allo stato libero per rissa aggravata dal personale del Commissariato di P.S. di Licata subito intervenuto e peraltro molto attivo sul fronte del controllo agli esercizi pubblici, avendo effettuato negli ultimi tempi ben 20 controlli ad esercizi di somministrazione e trattenimento, elevando a 4 locali nr.6 sanzioni da euro 1232,00 cadauna ed inoltrato nr.2 comunicazioni notizia di reato all’Autorità Giudiziaria nei confronti di altrettanti gestori che avevano avviato attività danzanti sforniti della prescritta licenza.

Con l’applicazione dei D.A.C.Ur., ai tre ragazzi è stata inibita, per la durata di anni 2, la frequentazione del bar ove è avvenuta la rissa nonché dei luoghi ubicati nelle vicinanze di esso.

In caso di violazione è prevista una multa da 8.000,00 euro a 20.000,00 euro e la reclusione da sei mesi a un anno.

Il predetto provvedimento interdittivo è detto anche D.A.Spo. “Willy” dal nome del povero Willy MONTEIRO DUARTE che fu barbaramente ucciso per sedare una lite nei pressi di una discoteca ubicata a Colleferro (RM), da cui ne scaturì l’importante intervento legislativo per porre un freno agli atti di violenza occorrenti presso i luoghi di aggregazione giovanile.

A tal riguardo, la Questura di Agrigento già da tempo sta ponendo particolare attenzione al fenomeno in questione applicando, per il tramite della sezione specializzata della Divisione Anticrimine, la misura di prevenzione prevista per la tipologia di violenza verificatasi, la cui sanzione è graduata in base ai precedenti che il destinatario annovera ed al ruolo assunto nella esecuzione dell’evento.

La misura di prevenzione può consistere in un D.A.Spo., cioè il divieto di avvicinamento ai luoghi in cui avvengono le competizioni sportive di tipo agonistico su tutto il territorio nazionale,  e nel D.A.C.Ur, appunto il divieto di avvicinamento nell’esercizio pubblico o nel luogo di trattenimento che ha visto la persona destinataria coinvolta nel fatto di violenza, o addirittura nei predetti luoghi di aggregazione di tutta la provincia qualora la persona, nell’occasione, è stata arrestata o annoveri una condanna, anche non definitiva.

Può altresì consistere, contestualmente, nella irrogazione di un Avviso Orale, misura di prevenzione prodromica all’irrogazione della ben più grave Sorveglianza Speciale di P.S. nel caso di recidiva, quando l’autore dell’atto violento è persona già pregiudicata per reati della stessa indole.

Da inizio anno ad oggi sono stati comminati, tra D.A.Spo. e D.A.C.Ur.,  nr.18 divieti.

L’attività di contrasto del Questura per il tramite della irrogazione da parte del Questore delle misure di prevenzione più consuete, quali Fogli di Via Obbligatori, Avvisi Orali e Sorveglianze Speciali di P.S., con o senza obbligo di soggiorno, su proposta della Divisione Polizia Anticrimine, ha riguardato e riguarda ovviamente tutte le tipologie di reato, invero da inizio anno ad oggi sono stati irrogati ben 95 Avvisi Orali, 34 rimpatri con Foglio di via Obbligatorio e 13 Sorveglianze Speciali di P.S