La Polizia Municipale, lo scorso fine settimana, in esecuzione di un esposto presentato da alcuni residenti, è intervenuta in via Alloro e piazza Aragona. In entrambi i locali dove sono stati effettuati i controlli ispettivi, gli agenti intervenuti hanno riscontrato un’illecita occupazione di suolo pubblico ed essendo le aree occupate beni di rilevante interesse storico-culturale, sottoposte a vincolo monumentale, l’installazione di arredi non autorizzati pregiudicava non solo la sicurezza pubblica e la viabilità, ma anche la conservazione e l’integrità di entrambe le aree antistanti ai locali. Denunciati i due titolari ed elevate sanzioni per più di settemila euro.
Nel locale di piazza Aragona, senza la prescritta concessione, il titolare occupava con due gazebo, tavoli e sedie una porzione di area pubblica pari a 56,30 mq. rispetto ai quasi 16 mq. autorizzati, determinando una situazione di intralcio per il normale fluire della circolazione stradale, sia pedonale che veicolare e insistendo su un basolato storico oggetto di un recente restauro. Uno dei gazebo, inoltre, occultava interamente una segnaletica stradale verticale installata dal Comune di Palermo che indicava “Divieto di sosta con rimozione 0 – 24”, posizionata all’ingresso di vicolo Lungarini, e inibiva il transito veicolare all’interno del vicolo.
Contestazioni applicate per le violazioni al nuovo Regolamento movida:
– poiché non esponeva al pubblico la certificazione del ghiaccio alimentare: verbale di euro 50,00;
– poiché occupava illecitamente una porzione di suolo pubblico al fine di trarne profitto: verbale di euro 173,00;
– per omessa notifica dell’aggiornamento per la somministrazione di alimenti e bevande all’esterno: verbale di euro 1.000,00;
– perché sprovvisto della necessaria concessione senza essersi conformato al Regolamento Dehors: verbale di euro 300,00;
– perché sprovvisto del necessario nulla osta della Soprintendenza Beni Culturali: verbale di euro 300,00;
– perché la macchina del ghiaccio alimentare era priva della prescritta autorizzazione sanitaria: verbale di euro 1.000;
– perché non esponeva al pubblico il listino prezzi dei cocktail: verbale di euro 308.
Il titolare è stato denunciato per i seguenti reati penali:
• Artt. 633 e 639 bis C.p., perché invadeva e occupava arbitrariamente suolo pubblico con arredi vari, al fine di trarne profitto;
• Art. 639 c.p., per avere deturpato cose di interesse storico e artistico.
Anche nel secondo locale in via Alloro il titolare invadeva arbitrariamente una porzione di area pubblica al fine di trarne profitto ed essendo anche questo sito un bene culturale, lo destinava a un uso incompatibile con il suo carattere storico e artistico. Al controllo, infatti, veniva riscontrato che, senza alcuna concessione e senza il necessario nulla osta della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali della Regione Siciliana, occupava una porzione di suolo pubblico pari a 48 mq. con gravi ed evidenti problemi per il normale fluire della circolazione stradale, sia pedonale che veicolare.
Contestazioni applicate:
– poiché non esponeva al pubblico la certificazione del ghiaccio alimentare: verbale di euro 50,00;
– poiché occupava illecitamente una porzione di suolo pubblico al fine di trarne profitto: verbale di euro 173,00;
– per omessa notifica dell’aggiornamento per la somministrazione di alimenti e bevande all’esterno: verbale di euro 1.000,00;
– perché sprovvisto della necessaria concessione senza essersi conformato al Regolamento Dehors: verbale di euro 300,00;
– perché sprovvisto del necessario nulla osta della Soprintendenza Beni Culturali: verbale di euro 300,00;
– perché installava a prospetto una tenda solare senza la prescritta autorizzazione; verbale di euro 50,00;
– perché non esponeva al pubblico la certificazione del ghiaccio alimentare: verbale di euro 50,00;
– perché non esponeva al pubblico il listino prezzi cocktail: verbale di 308,00;
– per gravi ed evidenti carenze igienico-sanitarie e strutturali: verbale di euro 2.000;
Il titolare è stato denunciato per i seguenti reati penali:
• Artt. 633 e 639 bis C.p. perché invadeva e occupava arbitrariamente suolo pubblico con arredi vari, al fine di trarne profitto;
• Art. 639 C.p. per avere deturpato cose di interesse storico e artistico.
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