Contro l’AIDS e le malattie genetiche arriva la forbice molecolare
Dopo la notizia della scoperta italiana delle “tane” dove si nasconde il virus HIV dell’AIDS un studio pubblicato su una rivista scientifica americana apre nuovi orizzonti.
i tratta di una sorte di una forbice molecolare che neutralizza il virus dell’Hiv tagliando il suo materiale genetico come fanno i batteri per distruggere i nemici. Uno “strumento” capace quindi di prevenire l’infezione, curarla, e perfino di eliminare le copie latenti del virus annidate nell’organismo. La “forbice” è stata costruita utilizzando il sistema difensivo tipico dei batteri dal gruppo di ricerca coordinato da Juan Carlos Izpisua Belmonte, del Salk Institute.
Quando il virus penetra in una cellula, la sfrutta per moltiplicarsi: comincia a fabbricare copie del suo materiale genetico, che nasconde nel nucleo della cellula. In questo modo la cellula ospite diventa una fabbrica di Hiv, che produce nuove copie del virus da diffondere in tutto l’organismo. I farmaci anti-Hiv esistenti puntano a bloccare singoli passi di questo ciclo ma non tutti. Per ottenere un’arma più completa contro il virus, i ricercatori hanno utilizzato il sistema di difesa molecolare con un enzima che funziona come una forbice per tagliare in punti specifici il Dna del virus.
Il metodo deve ancora essere perfezionato e, soprattutto, il principio potrà essere utilizzato anche per altre patologie genetiche, intervenendo con tagli “mirati” sul DNA.
Il vantaggio principale consiste nell’intervenire senza danneggiare la cellula che ospita il virus: nei test di laboratorio il sistema ha fatto a fette il materiale genetico dell’Hiv come previsto, rimuovendo il virus nel 72% delle cellule trattate.