Prederanno ufficialmente il via con una doppia cerimonia, venerdì 24 marzo (ore 10) a Piazza Pagoto nel quartiere di San Giuliano ad Erice e sabato 25 marzo (ore 10.30) in Via del Fanciullo a Capo d’Orlando, i primi due «Empori Sociali Siciliani», mentre altri tre saranno attivi da lunedì 27 marzo rispettivamente a Salemi, Partanna e Lipari. Gli «Empori Sociali Siciliani», progettati dal Gal Elimos, con la partnership del Gal Nebrodi Plus, dell’associazione Terza Settimana di Torino e dei Comuni di Erice, Salemi e Partanna, sono dei punti vendita riservati esclusivamente a famiglie in temporaneo stato di necessità. Il progetto prevede, infatti, la realizzazione di alcuni centri di distribuzione (di alimentari e di altri prodotti di prima necessità) gestiti da volontari per le fasce di popolazione in difficoltà. Ogni famiglia potrà accedere, in particolare, al servizio solo a tempo determinato ed esclusivamente su segnalazione dei Servizi Sociali del Comune, delle Parrocchie o diAssociazioni non lucrative impegnate nel sociale, e potrà effettuare al massimo quattro acquisti al mese dal valore di 20Euro cadauno. L’acquisto potrà essere effettuato, in parte o in toto, con il contributo di enti o di privati benefattori. Gli «Empori Sociali Siciliani» potranno praticare prezzi estremamente competitivi, poiché i prodotti vengono acquistati nelle piattaforme logistiche (filiera corta) a prezzi estremamente convenienti o donati dalle aziende e da benefattori. Essi, inoltre, hanno ridotti i costi di gestione, perché vi operano volontari e gli immobili sono stati forniti in comodato d’uso dai Comuni e dalle Parrocchie, e riadattati dal Gal Elimos, che ha fornito anche le attrezzature informatiche e il software di gestione. Il progetto è stato finanziato, infine, nell’ambito della Misura 421 «cooperazione interterritoriale, interregionale e transnazionale» del PSR Sicilia 2007/2013».
«Il contrasto alla povertà – afferma Liborio Furco Presidente del Gal Elimos – è un obiettivo tenuto in grande considerazione dalla nostra struttura. I cinque Social Market che stiamo per inaugurare, costituiscono una delle iniziative più emblematiche delle linee strategiche da noi progettate in favore del territorio. Garantiremo – prosegue Furco – alle famiglie bisognose la fornitura di prodotti alimentari a prezzi di costo e ci proponiamo di intervenire anche sull’assortimento, tra l’altro, per incrementare progressivamente l’incidenza dei prodotti a chilometro zero. Così il risparmio, ben lungi dal doversi ritenere sinonimo di bassa qualità, è piuttosto da “promuovere” al rango di testimonial di filiere produttive corte ed espressive delle tipicità e dunque dell’identità territoriale ed in questa veste, garanzia anche di produzioni controllate, che possono associarsi alla garanzia della promozione di un un corretto ed equilibrato stile alimentare. Il progetto – conclude il Presidente del Gal Elimos – rappresenta, al contempo, un’azione solidale ed una sfida culturale».
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