Cronaca

Contrasto al lavoro nero, controlli in 28 imprese edili trapanesi

Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale di Trapani hanno messo in campo un articolato dispositivo volto a tutelare l’economia legale e contrastare i fenomeni di sommerso da lavoro principalmente nel settore edile, quest’ultimo in netta ripresa grazie soprattutto alle agevolazioni concesse dallo Stato relative al “superbonus 110%”, “bonus facciate”, “ecobonus”, “bonus verde”, ecc.

Al termine di una mirata attività investigativa, le Fiamme Gialle trapanesi hanno eseguito accessi nei confronti di 23 cantieri edili dislocati su tutto il territorio della provincia (isole comprese) procedendo al controllo delle autorizzazioni, della regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato nonchè della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nel corso di tali interventi, sono state sottoposte complessivamente a controllo n. 28 imprese (n. 24 del settore edile e n. 4 in altri settori economici) nonché il relativo personale impegnato in attività lavorativa (83 persone), riscontrando complessivamente n. 21 lavoratori totalmente “in nero” (oltre il 20%).

Gli accertamenti conseguenziali hanno permesso di rilevare che n. 6 lavoratori (4 a Marsala, 1 a Mazara del Vallo, 1 a Favignana), oltre a prestare la propria attività lavorativa “in nero”, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza mentre un altro percepiva redditi di pensione. Per i percettori del reddito di cittadinanza è scattata la denuncia alla locale Procura della Repubblica oltre la segnalazione all’INPS che ha riguardato anche il pensionato.

Inoltre, nei confronti delle imprese coinvolte, i finanzieri hanno altresì irrogato le previste sanzioni amministrative oltre al recupero della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa, con relativa regolarizzazione e ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti.

I predetti controlli si inquadrano nel contesto dell’impegno operativo profuso dalla Guardia di Finanza nella sistematica repressione del lavoro sommerso in ogni settore economico, con il duplice scopo di tutelare i molti onesti imprenditori che operano nella legalità e contrastare invece, con decisione, coloro che traggono indebiti vantaggi finanziari e competitivi dal disonesto sfruttamento della manodopera irregolare.

Redazione

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