Conte “Senza fiducia di un partito andrò in Parlamento”
ROMA (ITALPRESS) – “Nel caso di crisi? Non mi ci metto in questi scenari, ho detto che se verrà meno la fiducia di una forza di maggioranza ci sarà un passaggio parlamentare dove tutti esprimeranno la propria opinione e si assumeranno la propria responsabilità”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa di fine anno.
“Io sono qui per programmare il futuro, non potrei mai mettermi a programmare una campagna elettorale, non mi appartiene questa prospettiva”, ha osservato. “Io dico sempre che in questo momento abbiamo una prospettiva di fine legislatura, è una prospettiva politica molto particolare perchè stiamo attraversando una pandemia. Questo può apparire singolare nel nostro sistema paese, pur avendo una sofferenza diffusa siamo riusciti a rafforzare la nostra credibilità in Italia e Ue e non dobbiamo disperdere questo patrimonio”, ha aggiunto.
Per Conte “dobbiamo continuare nel confronto a rafforzare le nostre priorità, abbiamo pochi giorni davanti perchè non possiamo permetterci di galleggiare e procedere in questo clima di azione sospesa. Noi continuiamo a operare, ma il senso che restituiamo ai cittadini è il rischio che ci chiudiamo in un palazzo e nascono discorsi astratti”.
Quanto alle priorità, il premier ha sottolineato come “dobbiamo affrettare delle risposte che il Paese attende, oggi è in approvazione la legge di Bilancio e il prossimo passaggio urgente è il Recovery. Ci sono stati degli incontri con le delegazioni e dopo la bozza tecnica ora dobbiamo fare la sintesi politica, la sintesi politica è urgente, va fatta nei prossimi giorni e non valgono i giorni di festa. Dobbiamo aprirci al confronto con le parti sociali, mandare il documento di aggiornamento al Parlamento il prima possibile o rischiamo di andare in ritardo. E’ una occasione storica e dobbiamo procedere a questo confronto, l’atteggiamento di critica costruttiva ci predispone ad arrivare prima a una sintesi”. In tal senso “vorrei andare in Consiglio dei Ministri già dopo i primi giorni di gennaio, vorrei subito partire con il confronto con tutte le parti sociali e dare la possibilità al Parlamento di dare un contributo ulteriore. Questo ci permetterà di arrivare in tempo; al momento i tempi sono febbraio”.