C’è una nuova impennata di casi di Coronavirus in Sicilia, effetto degli assembramenti pre natalizi e dei ricongiungimenti familiari, nonostante i provvedimenti presi dal Governo e le raccomandazioni.
Positivi in crescita e posti letto negli ospedali che cominciano a riempirsi, e gli ospedali siciliani sono in allarme. I tamponi rapidi positivi registrati al drive-in della Fiera del Mediterraneo di Palermo sono in crescita: 492 le persone che si sono dovute sottoporre al tampone molecolare dopo il primo test rapido positivo.
Il tasso di positività è salito del cinque per cento in 24 ore; sono aumentati, sia pure lievemente, i ricoveri in terapia intensiva e i pronto soccorso ricominciano ad essere affollati dopo un periodo di relativa tregua.
Il bollettino di ieri indica in Sicilia 1122 infezioni su 7308 tamponi contro le 1299 registrate giovedì scorso, per un rapporto tra positivi ed esami effettuati che cala dal 17 al 15% nelle 24 ore, restando però al di sopra della media nazionale, cresciuta dal 12,6 al 14%.
Si attende il nuovo Dpcm che deciderà il colore delle regioni da giorno 7 in avanti: la Sicilia resta nella fascia bassa di impatto epidemiologico, almeno secondo l’ultimo monitoraggio del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità, che riguarda però la settimana 21-27 dicembre.
Nello studio, l’Isola riporta un indice di contagio (Rt) dello 0,92, in crescita rispetto allo 0,8 della settimana precedente, ma in linea con la media italiana e ancora al di sotto del livello di guardia, pari a uno.
Le scuole dovrebbero riaprire ovunque il giorno dopo la Befana con il 50% di presenze massime consentite con un potenziamento dei trasporti pianificato in ogni regione.
Gli stadi saranno ancora chiusi, lo sci nella seconda metà di gennaio, dopo la richiesta delle Regioni di una riapertura degli impianti esclusivamente nelle zone gialle dal 18 del mese.
Invariato il ricorso allo smartworking in gran parte delle aziende e in particolare negli uffici statali.
Iniziano i saldi invernali, nell’arco di tutto il prossimo mese di gennaio, ma le date potrebbero ancora cambiare in caso di eventuali zone rosse.
Il coprifuoco resta fissato alle ore 22; nelle sole zone gialle ristoranti e bar potranno servire ai tavoli fino alle ore 18.
Piscine, palestre, cinema e teatri resteranno chiusi. A riaprire potrebbero essere mostre e musei con entrate contingentate.
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